Al termine della partita tra la Juve Stabia e il Livorno, con la vittoria degli amaranto, abbiamo valutato le prestazioni delle Vespe.
Q
uesti sono i nostri voti ai calciatori della Juve Stabia:
Provedel 6: Non è protetto adeguatamente dai compagni di reparto della difesa. Può far ben poco sulle reti subite.
Fazio 5: Ritorna dalla squalifica sostituendo Vitiello. Regge la contesa solo un tempo anche perché deve marcare Ruggiero che non è un fulmine di guerra, quando nel secondo tempo entra Marsura (mossa chiave per la vittoria del Livorno) perde pian piano metri e lucidità nelle chiusure. In occasione del pareggio del Livorno ad opera di Agazzi poteva fare di più, è suo il fallo da cui scaturisce il gol vittoria del Livorno.
Troest 5,5: Non è sicuro come nelle partite precedenti pre covid, anche a Pescara aveva palesato le stesse difficoltà. Non chiude anche lui su Agazzi che dà il là alla rimonta del Livorno.
dal 34 s.t. Rossi: S.V.
Allievi 5,5: Ritorna in campo dal primo minuto dopo tanto tempo. Nel primo tempo fa almeno due interventi importanti su Marras. Nel secondo tempo fa quello che può quando Caserta passa ad un modulo più offensivo. Se la difesa prende tre gol non può guadagnarsi la sufficienza.
Ricci 5: Nel primo tempo fa aumentare i rimpianti del popolo gialloblè per non averlo visto in campo anche a Pescara. Durante tutta la gara si mostra molto nervoso e si guadagna prima un giallo evitabile dopo pochi minuti e poi il secondo quando la Juve Stabia aveva trovato il goal del pareggio, la superiorità numerica e si stava organizzando per il forcing finale. Suo l’errore sul secondo gol del Livorno, quando non chiude il corridoio del passaggio a Marras.
Calò 6,5: Un gol e un assist non si può chiedere di più ad un calciatore. Gioca in un ruolo non preferito nel primo tempo (interno a sinistra) recuperando anche un paio di palloni interessanti. Solo Maradona riusciva a “vincere” le partite da solo.
Calvano 6: Torna in campo dal primo minuto dopo l’operazione al ginocchio e dopo il lock down. Fornisce quei muscoli che servivano al centrocampo. Nel secondo tempo viene sostituito e non si sa perché. Le Vespe risentono in negativo della sua uscita dal campo.
dal 14 s.t. Canotto 6: Entra in campo per dare brio sulle fasce, ci chiediamo perché solo nel secondo tempo e sul risultato di pareggio? Dà l’impressione di essere l’unico insieme ad Elia nel riuscire a saltare l’uomo.
Addae 5,5: Confusionario e fuori condizione (visibilmente in sovrappeso) si lascia irretire dagli avversari e anche lui al pari di tutta la squadra appare molto nervoso. Il suo fisico ne ha risentito più di tutti di questo arresto forzato del campionato.
Bifulco 5: frenetico e pasticcione ogni volta che ha la palla tra i piedi. Sceglie sempre soluzioni egoiste quanto astruse. Testa a terra e corsa solitaria sono gli strumenti con cui l’11 gialloblu tenta di risolvere la gara, dimenticando che in campo ci sono altri dieci compagni
Dal 19 s.t. Elia 6: Al pari di Canotto e confermando la prestazione di Pescara sembra essere tornato ai livelli dello scorso campionato. Non farà la stessa “differenza” anche in Serie B, ma ha dalla sua parte la gioventù e la “voglia” di dare il proprio contributo alla causa giallobleè.
Forte 5: Se a Pescara era stato servito poco, e anche in quell’occasione aveva sbagliato l’azione che poteva riaprire la gara, quest’oggi non incide per niente sulla gara. Non prende mai una palla di testa per far salire la squadra e far respirare i compagni; in più non calcia mai verso la porta: vuole arrivare a 20 gol come Sau? Se continua così la vediamo dura!
Cissè 6: Prende la sufficienza solo perché realizza il gol del pareggio e dell’illusione, ci pensa poi Ricci a rovinare il sogno stabiese. Per il resto si vede poco in partita.
All Caserta 5: Le dichiarazioni post Livorno ci hanno dato la stessa impressione delle dichiarazioni post Bisceglie dello scorso campionato, anche perché sono state usate le stesse parole e lo stesso tono nell’analisi di chi vuole “proteggere” il proprio operato e quello dei calciatori pur sapendo di mentire. E’ vero che ci si deve aggrappare sul fatto che la Juve Stabia è ancora artefice del proprio destino (sono le altre che devono inseguire in classifica) e che i campionati possono essere decisi anche all’ultima partita. Bisogna però arrivare nelle condizioni di poterla risolvere all’ultima gara. Se dopo due partite su un minitorneo di dieci gare non riesci a guadagnare almeno un punto, significa che qualcosa non va.
Non vogliamo sostituirci al Mister, ci mancherebbe altro, ma nel primo tempo invece di sfruttare il gioco sulle fasce la Juve Stabia si è intestardita a giocare per vie centrali con Forte, Cissè e Bifulco che molte volte si pestavano i piedi. Il Livorno si chiudeva molto bene in quella zona del campo e solo la prodezza su punizione di Calò aveva sbloccato la gara. Troppo poco per dire di aver messo sotto il Livorno. Nella ripresa non convincono i cambi che generano ancora di più confusione nel gioco della Juve Stabia.
Nelle prossime due trasferte ci aspettiamo un atteggiamento più propositivo già dai primi minuti. Attendere e giocare per il pareggio non serve a niente.