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ome ogni stagione, con l’arrivo del nuovo anno è ai nastri di partenza la sessione invernale di calciomercato, definita di riparazione proprio perché consente alle società di rimediare ad eventuali errori o inconvenienti occorsi durante la prima parte della stagione.
La Juve Stabia si affaccia alla finestra di mercato forte di una stabilità tecnica e tattica, prima conquistata e poi consolidata a suon di prestazioni; ideale conseguenza di quanto sopra è una posizione di classifica ampiamente in linea con gli obiettivi della stagione gialloblù, e che genera addirittura rammarico per qualche punto in più che con un po’ di fortuna poteva rendere più corposa la classifica delle Vespe.
Da sempre gli addetti ai lavori confessano senza remore come il mercato di gennaio sia il più difficile, sia per la breve durata, che per la complessità che si cela nell’individuare calciatori che, senza il supporto della preparazione estiva, debbano non solo far fare il salto di qualità alla squadra, ma anche non romperne gli equilibri.
Nelle ultime stagioni il calciomercato di gennaio non è stato sempre agevole o positivo per la Juve Stabia. In più di un’occasioni sono giunti in gialloblù calciatori che avrebbero dovuto fare la differenza ma che si sono rivelati in breve un fuoco di paglia. In altri casi, va detto, più isolati, sono stati pescati dalla dirigenza stabiese elementi che hanno fatto le fortune delle Vespe. I due emblemi delle due facce del mercato di riparazione sono Francesco Lisi ed Aniello Cutolo.
Lisi è arrivato alla Juve Stabia nel gennaio 2016 su espressa richiesta di Nunzio Zavettieri. Quella in cui faceva il suo ingresso l’esterno romano era una squadra in profonda difficoltà , rimpinguata di molti elementi nel tentativo di raggiungere una salvezza, che appariva scontata ed obiettivo minimo ad inizio stagione, resa chimera dai tanti problemi di quella stagione. Lisi divenne in breve il trascinatore delle Vespe: le sue quattro reti e, in generale, la sua determinazione, furono decisive per la conquista della salvezza. Da quel momento Lisi si è tramutato in una certezza per i gialloblù, tant’è che è ancora oggi lui uno dei leader in campo e fuori, dell’organico stabiese.
Considerazioni diametralmente opposte per Aniello Cutolo, botto dello scorso gennaio della Juve Stabia. L’esterno fu acquistato dalla Virtus Entella per essere l’arma in più, dall’alto della sua classe e della sua esperienza, nella corsa promozione della passata stagione. La permanenza alla Juve Stabia di Cutolo fu invece disastrosa, non tanto per i soli due gol (ininfluenti ai fini dei risultati) messi a segno, quanto piuttosto per le condizioni fisiche e motivazionali, pressoché nulle, in cui versava il forte esterno. Che non fosse pronto ad un campionato difficile come la Serie C lo ha confessato lo stesso Cutolo, in occasione della sua presentazione all’Arezzo dopo il suo addio alle Vespe.
Lisi e Cutolo rappresentano quindi gli estremi di un mese e di un calciomercato dalle mille incognite: stesso ruolo, stesse aspettative, stesso periodo di arrivo, ma rendimento del tutto diverso per i due calciatori.
Sarà quindi fondamentale muoversi con attenzione, scrutando non solo l’aspetto tecnico e tattico, ma anche umano di ogni eventuale acquisto, anche alla luce di un organico che non richiede rivoluzioni ma solo (e non è detto) lievi aggiustamenti.
Raffaele Izzo