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Castellammare di Stabia

Juve Stabia, l’importanza degli attori non protagonisti…

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n tutti gli spettacoli teatrali ed i film un ruolo importante, quasi quanto quello dei protagonisti, lo hanno coloro che stanno dietro le quinte. Stesse considerazioni posso essere fatte in ambito sportivo e, nel nostro caso, per la Juve Stabia. I meriti per l’ottima prima parte di stagione stabiese vanno ricercati anche nel lavoro svolto dagli “attori non protagonisti”: lo staff medico, atletico e sanitario.

La scorsa estate, infatti, ad essere rivoluzionato non è stato solo lo staff tecnico, con la promozione di Fabio Caserta e l’arrivo di Ciro Ferrara e di Pasquale D’Inverno, ma è mutata la composizione anche dei collaboratori dei tecnici stabiesi. Lo staff sanitario si è composto così del Dr. Catello Di Somma (fedelissimo in casa Juve Stabia) quale medico sociale, di Francesco Parisi (poi sostituito da Diego Esposito) quale massofisioterapista e di Ciro Nastro quale fisioterapista. Vanno poi ricordati il coordinatore della preparazione atletica, Marco Falasca, il preparatore atletico, Emilio Salsano, ed il preparatore dei portieri, Franco Senatore.

Il lavoro svolto dai collaboratori sopra ricordati, come quello di tutte le altre componenti, è stato infatti decisivo per i risultati a tratti sorprendenti della Juve Stabia. Va preliminarmente evidenziato come tutta la truppa gialloblù goda di una preparazione atletica ad oggi eccellente; non c’è stata una gara in cui le Vespe siano state messe sotto sulla corsa e sul dinamismo dagli avversari e, soprattutto, tale forza fisica non ha subito black out o intermittenze. Chiaro è in tal senso il valore della preparazione atletica voluta dallo staff, bravo ad allenare i muscoli della Juve Stabia sul lungo periodo, calcolando bene la pesantezza e la durata di un campionato tosto come la Serie C. Sempre in tema di meriti dello staff atletico, tutti i calciatori sono stati portati ad un livello di forma ottimale, anche gli elementi che avevano iniziato in modo non brillante la stagione. Emblema di quanto appena ricordato è il lavoro svolto su Francesco Lisi e Luigi Canotto, arrivati ad una forma scintillante dopo un inizio di stagione non privo di qualche intoppo, fisico e non.

Accanto ai risultati dello staff atletico vanno ricordati anche quelli di tutta la componente medica della Juve Stabia. Il fattore “infortuni” è infatti un elemento molto vivo nella mente dei tifosi stabiesi: due stagioni fa una squadra dall’ottimo potenziale fu costretta ad una salvezza difficoltosa a causa dell’organico continuamente falcidiato da infortuni di vario genere. La musica è completamente cambiata quest’anno, con solo due infortuni effettivi da segnalare: quelli di Daniele Paponi e di Pietro Dentice. Alla luce delle statistiche che indicano in 15 il numero medio dei traumi fisici/muscolari che ogni squadra soffre durante una stagione, il dato stabiese è sorprendente. In più, con riferimento a Paponi, lo staff medico, di concento con quello atletico, è riuscito a recuperare completamente il 10 della Juve Stabia con ampio anticipo rispetto alla tabella di marcia, come confermato dalle prestazioni di Paponi contro Reggina ed Andria.

Se lo staff medico e lo staff atletico si prendono cura del corpo della squadra, non va poi dimenticato il lavoro quotidiano svolto dai magazzinieri Vincenzo Guida e Sebastiano Ruocco, che assistono la squadra durante ogni seduta di allenamento.

Se i ragazzi terribili di Caserta stanno facendo così bene, il merito è anche di questi “attori non protagonisti”.


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