L
e ultime prestazioni delle Vespe, che hanno permesso agli uomini di Zavettieri di risollevarsi da una posizione di classifica che appariva fin troppo rischiosa, visti i positivi auspici di inizio campionato, sono indiscutibilmente frutto di valori che vanno al di là degli aspetti puramente tattici che sono sotto gli occhi di tutti.
Il gruppo stabiese ha infatti dimostrato, dopo l’orribile mese di gennaio, di aver svoltato in primis dal punto di vista mentale, e di aver trovato nella compattezza interna la molla per dare un’inversione di rotta alla stagione.
I segnali di questa ripresa si sono manifestati nelle prestazioni delle ultime settimane, quando le Vespe hanno mostrato di essere un gruppo unito prima ancora che forte. Le ultime tre partite hanno visto la Juve Stabia passare in svantaggio contro avversari di assoluto valore. L’Akragas ed il Matera, infatti, guardavano le Vespe dall’alto di una classifica migliore e di una stagione assolutamente positiva. Discorso solo leggermente diverso per il Catania, avversario con una classifica inferiore a quella stabiese ma con un organico costruito per posizioni di vertice.
Anche guardando più indietro era già possibile individuare il salto di qualità fatto mentalmente dagli stabiesi. Il secondo tempo del derby di Pagani, con un pareggio, se non una clamorosa vittoria con una rimonta furiosa, sfumato solo per incredibili errori sotto porta e, ancora, il 6-0 con cui i gialloblù hanno asfaltato il Martina, facevano presagire la svolta psicologica in casa stabiese. Solo una squadra che di testa sta bene ed ha messo da parte tutti i dubbi e le insicurezze è in grado di sfoderare reazioni del genere.
Fondamentali in tal senso sono stati gli acquisti di gennaio; Diop, Del Sante e Lisi hanno subito messo in campo una “cattiveria” o “cazzimma”, come ama chiamarla Mister Zavettieri, che ha trascinato e rivitalizzato tutto il gruppo stabiese. I due attaccanti, provenienti da piazze che non avevano creduto in loro e l’esterno, che è entrato immediatamente in simbiosi con l’ambiente stabiese, hanno permesso alla Juve Stabia di arrivare alla svolta tattica e caratteriale.
Le istantanee di quanto detto sono due, entrambe manifestatesi nel match contro il Matera.
Ci riferiamo alla gioia smodata di Zavettieri, che dopo il pareggio di Lisi, si getta in campo travolgendo il suo calciatore e lanciandosi in un abbraccio con tutta la squadra; ed ancora la frenesia del bomber infortunato Del Sante, che dalla tribuna sbraita, incita i compagni, fischia, li invita a maggior attenzione, fino ad esultare, quasi come fosse anche lui in campo, al triplice fischio.
Con una base caratteriale così forte ed una autostima crescente, il futuro può essere sicuramente guardato con maggiore serenità rispetto a qualche settimana fa. L’altra faccia della medaglia è però un approccio alle partite che più volte non è stato dei migliori e che occorrerà migliorare, come spesso sottolineato da Zavettieri, già in vista dell’imminente derby di mercoledì contro il Benevento.
Raffaele Izzo