Juve Stabia, la stagione 2022-2023 delle Vespe in cifre: dall’analisi dei numeri delle tre conduzioni tecniche (tralasciando Lucenti in panchina solo il 29 gennaio nella vittoria con la Viterbese per 0-1 con gol di Silipo) si evince senza alcun dubbio che Colucci è stato il vero artefice della salvezza tranquilla delle Vespe con conseguente qualificazione ai playoff col decimo posto a 46 punti. Malissimo Pochesci, malino Novellino.
LA STAGIONE DELLA JUVE STABIA IN CIFRE.
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Effettuando un parallelo tra i numeri delle tre guide tecniche della Juve Stabia si evincono i dati di seguito riportati.
Colucci ha conseguito 33 punti in 23 gare alla buona media di 1,43 punti a gara.
I gol fatti dalle Vespe sotto la gestione tecnica di Leonardo Colucci sono 21 in 23 gare alla media di 0,91 a gara.
Gol subiti 20 in 23 gare, alla media di 0,87 gol subiti a gara.
Con mister Pochesci la Juve Stabia ha conseguito solo 5 punti in 9 gare alla media bassissima di 0,55 punti a gara.
Con Pochesci gol fatti 8 in 9 gare alla media di 0,88 a gara.
Gol subiti 19 in 9 gare, alla media di 2,11 gol subiti a partita.
Con Walter Novellino, che ha guidato le Vespe nelle ultime 5 gare di campionato più il turno di playoff a Cerignola, sono stati conseguiti 5 punti in 6 gare (compreso i playoff) alla media di 0,83 punti a gara.
Gol fatti 7 in 6 gare, alla media di 1,16.
Gol subiti 13 in 6 gare, con la media di 2,17 gol subiti a gara.
Riepilogando quindi in cifre la stagione della Juve Stabia si evince che la migliore media punti è di Colucci (1,43), la peggiore media punti di Pochesci (0,55).
Migliore media gol fatti di Novellino (1,16), peggiore media gol fatti di Pochesci (0,88).
Migliore media gol subiti Colucci (0,87), peggiore media gol subiti Novellino (2,17).
I NUMERI CERTIFICANO L’ERRORE NELLA RINUNCIA A COLUCCI E IL MADORNALE ERRORE ANCORA PIU’ GRAVE DI AFFIDARSI A POCHESCI.
Anche dalla semplice lettura dei numeri del campionato appena terminato se ne deriva che appare una scelta davvero poco comprensibile quella di essersi privati a gennaio di Colucci.
La rinuncia a Colucci è stata diversamente interpretata e motivata anche dallo stesso ds Di Bari qualche giorno fa.
Però, a prescindere dal fatto che bisognerebbe sentire sempre entrambe le campane quando si da un’interpretazione di ciò che può essere accaduto a fine gennaio con l’addio di Colucci, è parsa una decisione assolutamente fuori di ogni logica e di ogni progettualità quella di affidarsi ad un tecnico come Pochesci soprattutto dopo l’ottima gestione Colucci sul piano dei risultati conseguiti sul campo.
Soprattutto quando si sapeva di avere una rosa che non aveva nelle sue corde quella di fare un gioco ultra offensivo che non era nelle caratteristiche dei calciatori di questa squadra.
Una rosa di cui Colucci aveva capito sin da subito gli evidentissimi limiti in ogni reparto e, nonostante ciò, aveva ottenuto risultati assolutamente lusinghieri nella prima parte di campionato.
IL POCO EDIFICANTE TURNO DI PLAYOFF DELLA JUVE STABIA A CERIGNOLA IN CIFRE.
Prima del tonfo di Cerignola (3-0) di giovedì sera, la Juve Stabia non era mai stata eliminata nella sua storia di partecipazione ai playoff al primo turno dei playoff di girone.
Le uniche due gare dei playoff di giovedì scorso con un passivo di 3-0 (o con 3 gol di scarto) sono state Cerignola-Juve Stabia e Virtus Verona-Novara. In tutte le altre gare molto più equilibrio in campo.
Nella storia dei playoff della Juve Stabia per trovare un passivo di 3-0 o con 3 gol di scarto, l’unico precedente è la finale con la Salernitana del giugno 1994 (3-0, 2 gol Tudisco e 1 Breda). In quel caso però si trattava di una finalissima, nel caso di Cerignola si trattava solo di un primo turno di playoff arrivato più per demeriti altrui che per meriti propri.