Juve Stabia confitta di misura a Teramo dai padroni di casa. Una gara tirata trova la sua soluzione nella saetta dalla distanza di Arrigoni
L
a Juve Stabia torna a mani vuote dalla trasferta di Teramo, nella quali i padroni di casa si impongono grazie alla prodezza di Arrigoni. La gara non ridimensiona però la squadra di Padalino, presente in partita per tutti i 90 e più minuti.
Ricolleggandoci a quanto evidenziato nelle scorse settimane, anche a Teramo la Juve Stabia ha fornito risposte convincenti nonostante il risultato negativo. Allo stadio “Bonolis” le Vespe si sono arrese solo avanti alla prodezza di Arrigoni che ha deciso una gara combattuta e nella quale forse il pareggio sarebbe stato giusto.
Certamente non è scesa in campo la Juve Stabia più brillante della stagione ma è altrettanto vero che saper reggere il campo anche in giornate non brillante è sinonimo di maturità. La Juve Stabia ha tenuto bene il campo, mostrando la consueta grinta alla quale ha aggiunto il fattore della duttilità. La difesa pesante a tre composta da Codromaz – Troest – Allievi rappresenta un blocco pesante, letteralmente, per qualsiasi attaccante avversario e migliorerà quando l’intesa crescerà.
Da non dimenticare poi, le tante assenze che stanno condizionando le scelte di Padalino. Mai infatti il tecnico ha potuto contare sull’organico completo, dovendo fare i conti con l’emergenza massima proprio nella gara di Teramo. Senza Bentivegna e Cernigoi, Padalino ha dovuto rinunciare anche a Golfo: tre titolari la cui assenza ha falcidiato il reparto offensivo.
Valutazioni che non sono giustificazioni ma che lasciano intuire quali siano i margini di crescita della positiva Juve Stabia vista in questo primo assaggio di stagione. A fare la differenza, al di là degli uomini e degli schemi, è la consapevolezza portata dal nuovo tecnico, la cui fiducia nel gruppo consente a tutti gli elementi di credere nei propri mezzi anche in trasferta. Proprio nelle gare lontano dal Menti, tallone d’Achille delle Vespe nelle ultime stagioni, si evidenzia il principale salto di qualità della squadra.
Per queste ragioni la sconfitta di Teramo non va considerata una battuta d’arresto ma un semplice inciampo abruzzese, dal quale rialzarsi rapidamente per poter riprendere la corsa verso le zone alte della classifica.