La Juve Stabia centra un importante pareggio a Frosinone, andando però vicina alla vittoria contro la squadra di Nesta. Allo Stirpe finisce 2 – 2.
PODIO
Medaglia d’oro: a Francesco Forte, tornato squalo del mare della Juve Stabia. Gol numero 16 in campionato per l’attaccante romano, il terzo consecutivo dopo quelli contro Salernitana e Virtus Entella; in realtà sarebbero due le reti, entrambe da attaccante di razza per Forte, che vedo però annullarsi la prima, ancor più bella della seconda, per un inesistente fuorigioco. Due incornate alla Bobo Vieri – 32 più famoso del calcio italiano – che mostrano quanto il 32 gialloblu stia tornando in forma. Dai suoi morsi passano le speranze salvezza della Juve Stabia.
Medaglia d’argento: ad Alessandro Mallamo, gol ma anche corsa al servizio della squadra. Fulmineo nel mettere la gara su una strada favorevole alle Vespe, il giovane jolly scuola Atalanta si conferma folletto del centrocampo in grado di dare il suo contributo con ogni modulo e schierato in qualsiasi posizione. La duttilità non è certo la sola arma del 30 stabiese, bravo ed instancabile a macinare chilometri anche nella ripresa, sdoppiandosi in veste di appoggio a Forte e di aiuto alla difesa. La sua maglia strappata dice molto sull’intensità della sua gara.
Medaglia di bronzo: a Lito Fazio, impeccabile nella veste di centrale. Doveva essere terzino da alternare a Capitan Vitiello invece l’ex Ternana ha scalato le gerarchie fino a diventare, ad oggi, il centrale più affidabile nella rosa a disposizione di Caserta. Non ha il fisico da corazziere ma compensa con astuzia ed agilità il buon Fazio, che regge bene l’urto del forte attacco frusinate. Nemmeno lui ha fortuna col direttore di gara, che raramente gli fischia un fallo a favore. Di questo passo sarà difficile spostarlo anche se la squalifica di Vitiello potrebbe col Chievo riportarlo alla veste di terzino.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: ai tanti episodi dubbi che hanno indirizzato la gara. Le due reti del Frosinone in fuorigioco che pare alquanto netto ed invece la prima rete del sorpasso di Forte annullata nonostante la posizione regolare dell’attaccante sono le indecisioni della terna arbitrale che hanno fatto storcere il naso al club campano. Gli errori sono sempre difficili da accettare, ancor di più quando è in gioco un obiettivo importante come la permanenza in Serie B.
Medaglia d’argento: a Denis Tonucci, ingenuo nell’atterrare Ardemagni. Da premettere che pare alquanto netto il fuorigioco della punta di Nesta nell’occasione di fallo del difensore stabiese, ma Tonucci soffre troppo Ardemagni nei pochi minuti in cui è costretto a marcarlo. Prima si becca un’ammonizione per una gomitata al 45 dei laziali e poco dopo lo atterra dopo esserselo fatto sfuggire alle spalle. La sensazione è che soprattutto per lui, elemento dal fisico possente, la migliore condizione sia ancora lontana; aspetto fisico a parte, da un guerriero come lui in un momento così ci si aspetta di più.
Medaglia di bronzo: a Roberto Vitiello, che soffre ma risponde comunque presente. Il capitano ci mette il solito impegno ed anzi la sua gara farebbe segnare un fantacalcistico +1 se il suo assist per Forte non venisse cancellato dalla decisione con cui il guardalinee annulla la rete. Il terzino si sbatte ma spesso soffre: l’istantanea della sua sofferenza è il fallo tattico inevitabile ma furbo per evitare una ripartenza dei rivali.