La Juve Stabia trova il primo successo sotto la guida di Sandro Pochesci superando il Giugliano nel derby del Romeo Menti
PODIO
Medaglia d’oro: a Luca Pandolfi, che mostra alla Juve Stabia ma sua versione ronaldesca. Per il 7 gialloblu arriva la serata perfetta, a lungo attesa e desiderata, in cui si accendono le doti da goleador e si spegne la sfortuna. Nella ripresa Pandolfi svolta praticamente da solo una gara difficile per la Juve Stabia, seminando la difesa del Giugliano, sorprendendo poi l’ex Scognamiglio ed il portiere Sassi con una bella rasoiata mancina. Esultanza alla Cristiano Ronaldo per Pandolfi, che nel finale incorna il Giugliano riportando al successo la Juve Stabia.
Medaglia d’argento: a Davide Barosi, decisivo quanto Pandolfi e forse più. Prestazione scintillante del portiere stabiese, tornato titolate dopo il turno di riposo, mentale soprattutto, scontato a Pescara. Barosi blinda in più occasioni lo 0-0, in particolare su Salvemini, Rizzo e Biasiol, fermato con la collaborazione della traversa. Interventi replicati anche nel secondo tempo, in particolare sui mancini velenosi di Rondinella e Ciuferri.
Medaglia di bronzo: a Tommaso Maggioni, sempre più in confidenza nel ruolo di esterno di centrocampo. Se il Giugliano non sfonda è merito anche del numero 96, preciso soprattutto in fase di copertura e chiusura. Non frequenti le sgroppate in avanti del difensore, attentissimo però nel non concedere linee di passaggio dal suo lato al Giugliano. Ad avvalorare la buona prova di Maggioni, l’efficacia mostrata anche a sinistra, in una zona di campo certamente nuova per lui.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: ad Alberto Gerbo, ancora lontano dalla versione migliore di sé. Primo tempo da buio pesto per l’ex Foggia, che non trova la giusta posizione, perdendo anche la precisione in fase di appoggio. Certamente non aiutato dall’assetto tattico, il numero 5 non sembra miscelarsi bene con Maselli, andando in costante affanno.
Medaglia d’argento: a Davide Cinaglia, a lungo in sofferenza nei primi tre quarti di gara. Prima della carica suonata da Pandolfi, con il Giugliano più in palla, il difensore romano perde con troppa facilità gli attaccanti ospiti. Banali anche alcuni errori in fase di misura di passaggio per Cinaglia, bravo comunque poi a rimediare quasi sempre alle sue disattenzioni.
Medaglia di bronzo: ad Andrea Silipo, che dopo la prova importante di Pescara si spegne. L’ex Palermo conferma come la sua stagione sia ad intermittenza, con picchi di prestazioni di qualità alternate a prove impalpabili. Nonostante l’ampia libertà garantitagli da Pochesci, il 20 tocca pochi palloni senza incidere, portando il tecnico a lasciarlo negli spogliatoi nell’intervallo.