Nella conferenza di inizio settimana per la Juve Stabia ha parlato Francesco Forte. L’attaccante stabiese ha analizzato la sconfitta di Livorno, guardando al derby di sabato col Benevento.
Q
ueste le sue parole:
Dobbiamo migliorare perché una squadra che vuole fare strada non può farsi recuperare quando è in vantaggio, soprattutto in trasferta. Verso la metà del secondo tempo ho accusato un colpo quindi so di non aver dato il massimo: ho rivisto la gara e ho capito ancora di più dove ho ed abbiamo sbagliato. Siamo stati anche sfortunati, trovandoci a fare cambi quasi del tutto obbligati; anche io sarei dovuto uscire ma non è stato possibile. Già siamo concentrati sulla gara col Benevento, questo del resto è quello che dobbiamo fare noi calciatori. Conosco bene Buchel e le qualità che ha: sta a noi farlo integrare subito così da farlo diventare subito importante.
Dobbiamo crescere dal punto di vista caratteriale, come abbiamo mostrato di poter fare a Trapani. Del resto in trasferta non perdere diventa importante ed anche un punto può essere risultato importante; anche col Pescara non siamo partiti favoriti ma abbiamo fatto un grande match: lo spirito deve essere quello.
Il nostro cammino dice che quando siamo con l’acqua alla gola riusciamo a dare il massimo. Sappiamo che squadra affronteremo sabato, il fortissimo Benevento, ma non partiamo sconfitti: soprattutto in casa possiamo battere chiunque. È una gara che non ha bisogno di preparazione particolare: è un derby ed arriva in un momento significativo per noi, vogliamo fare bene. Rispetto per tutti ma paura di nessuno.
Poco dopo aver firmato con la Juve Stabia ho detto a mio padre quanto avessi un buon presentimento sulla scelta fatta. Anche dopo le prime gare negative gli ho confermato le buone sensazioni e le successive vuttorie mi hanno dato ragione. Resto convinto di aver fatto la scelta giusta venendo a Castellammare.
Dobbiamo restare tranquilli perché siamo ancora nelle fasi iniziali della stagione. La strada è ancora lunga quindi abbiamo tutto il tempo di fare il nostro percorso. Qui mi trovo benissimo, ci sono tanti ragazzi romani come me con cui ho legato: Melara, Rossi, Germoni, più tanti altri come Calvano e Canotto altrettanto amici: siamo un grande gruppo.