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omani la Juve Stabia vedrà ufficialmente sancita la sua strameritata promozione in Serie B. Le Vespe infatti alzeranno al cielo il trofeo per la vittoria del campionato, dopo ovviamente aver cercato di arrotondare il bottino in classifica contro la Virtus Francavilla.
Una festa, quella gialloblu, in cui sarà forte il ricordo di Romeo Menti, uno degli eroi del Grande Torino scomparso nella tragedia di Superga del 4 maggio 1949, quando l’aereo che riportava a casa i Granata impattó fatalmente sul campanile della basilica di Superga. Esattamente 70 anni fa.
Una tragedia che portò via probabilmente la squadra più famosa di tutti i tempi, ammirata in tutto il mondo. Il Grande Torino tornava infatti da una amichevole a Lisbona, contro il Benfica, organizzata per trovare fondi che potessero aiutare il club portoghese, in forte difficoltà economica.
Di quel Torino faceva appunto parte anche Romeo Menti, funambolico esterno di classe assoluta, definito come il miglior tiratore da fermo del calcio italiano. Menti, prima di vestirsi di granata, aveva indossato la maglia della Juve Stabia (Menti è al centro della foto, il quinto da destra) conquistando il campionato “Italia liberata” del 1945, per cui ancora Castellammare, tramite l’Associazione StabiAmore, attende l’ufficiale riconoscimento sportivo. Dopo la guerra il vicentino Menti scelse di restare a Castellammare, tappa che doveva essere solo di passaggio, conducendo la squadra alla vittoria con 13 reti personali.
In effetti, altro collegamento, più recente tra il Grande Torino e la Juve Stabia è il quarto d’ora. La squadra piemontese era famosa, spesso, per risolvere le partite in quindici minuti: al Filadelfia suonava la trombetta dei tifosi, Mazzola si alzava le maniche quasi a dire “ora facciamo sul serio” ed il Torino in quindici minuti dilagava. Stessa tempistica con cui la Juve Stabia ha ribaltato la Sicula Leonzio ribaltando la gara, conquistando praticamente in Sicilia la promozione in Serie B.
Probabilmente il destino ci ha messo il suo zampino, piazzando la fine del campionato, interamente tinto di gialloblu, con il settantesimo l’anniversario dell’addio al Grande Torino ed a Romeo Menti, mai dimenticato da Castellammare, tanto da diventare “padrone” nonché nome dello stadio cittadino.
Altrettanto probabile è che domani, da lassù, Romeo Menti guarderà con soddisfazione la Juve Stabia sollevare il trofeo nell’impianto a lui dedicato, scherzando insieme agli eroi con cui da settant’anni “non è andato via ma è solo in trasferta“.
Raffaele Izzo