Juve Stabia, Entella, Empoli e Cittadella sono le uniche squadre non rappresentative di capoluoghi di provincia nella prossima Serie B
La Juve Stabia insieme a Virtus Entella, Empoli e Cittadella saranno le uniche quattro squadre non rappresentative di capoluoghi di provincia a partecipare al prossimo torneo di Serie B 2019-2020: un’ulteriore insidia in più per queste quattro squadre che si troveranno a dover fronteggiare vere e proprie corazzate nel prossimo impegnativo torneo di cadetteria.
A
ttenzione però perchè non sempre avere un bacino di utenza ridotto rispetto ad altre squadre rappresentative di città più grandi è sinonimo di risultati peggiori in campo. Basti pensare all’Empoli, che pur partendo da una base di circa 48.000 abitanti ha portato allo stadio in massima serie una media di 10-11.000 spettatori a partita, ed è riuscito a fare una buona Serie A finendo per retrocedere abbastanza ingiustamente solo all’ultima giornata di campionato in massima divisione perdendo una partita in modo molto rocambolesco contro l’Inter. Basti pensare anche allo stesso Cittadella (città con 20.133 abitanti in provincia di Padova) che in finale playoff è andato davvero vicinissimo alla realizzazione del grande sogno della Serie A dopo il 2-0 dell’andata del “Tombolato” ribaltato al ritorno dagli scaligeri.
E infine si pensi alla stessa Juve Stabia, che in capo ad una stagione da assoluta dominatrice nel girone C di Serie C, ha messo in fila città capoluoghi di provincia come Catania, Catanzaro, lo stesso Trapani, Casertana e la stessa Reggina addirittura capoluogo di regione, tutte con bacino d’utenza potenzialmente superiore a quello della città stabiese.
Senza contare che delle quattro squadre non rappresentative di capoluoghi di provincia (Castellammare di Stabia, Empoli, Cittadella e Chiavari) è proprio Castellammare quella che più si avvicina alle dimensioni di una vera e propria provincia almeno per ciò che concerne il numero di abitanti (circa 65.000). La Juve Stabia dell’ultima promozione in Serie B dimostra che i tabù sono fatti per essere sfatati e che si può arrivare, con la grande sagacia tattica di mister Fabio Caserta e con una rosa fatta prima da uomini e poi da ottimi calciatori come insegna il direttore sportivo Ciro Polito, a prevalere senza grandi problemi anche su squadre più blasonate e rappresentative di città di grandi dimensioni.
a cura di Natale Giusti