Juve Stabia | Elia, quando il papà si allenava con Careca e Zola. Due panchine senza esordire per il papà di Elia nel Napoli 1991-1992 guidato da Claudio Ranieri
Juve Stabia | Elia, quando il papà si allenava con Careca e Zola
Firmino Elia, ex calciatore tra le altre di Napoli, Avellino, Palermo, Atletico Catania e Giulianova, ma soprattutto papà di Salvatore Elia, attaccante della Juve Stabia, è intervenuto durante la trasmissione televisiva Juve Stabia Live Talk Show. La trasmissione prodotta da ViViCentro Network, va in onda ogni giovedì dalle 20 sulle pagine Facebook: Vivicentro.it, Stabiesi al 100%, Juve Stabia Live, News Mania Quindicinale, Stabiesi TV, ViViRadioWeb, Juve Stabia Unica Fede, Calcio D’Anticipo, Juve Stabia: La Leggenda, Agenzia Stabiese. In audio trasmessa in diretta su Radio Città Castellammare e in differita il giorno dopo alle 20:30 su TV Oggi (canale 71 del digitale terrestre).
L
e sue dichiarazioni sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
“Mio figlio ha tanta voglia di rimettersi in gioco e ricominciare gli allenamenti. Un ragazzo classe ‘99 come lui che sta da due mesi chiuso in un appartamento sicuramente non è una cosa piacevole. Spero che possa presto dimostrare di nuovo il suo valore se il campionato riprenderà. Mio figlio è un ragazzo in gamba che ha tanta voglia di migliorarsi e allenarsi. Sicuramente migliorerà con gli allenamenti le prestazioni della domenica. Lui ha fatto tanta gavetta nel settore giovanile e si sta togliendo grosse soddisfazioni in un palcoscenico importante come Castellammare di Stabia.
E’ un ragazzo di 21 anni che ha molti margini di miglioramento e ha tanta voglia di allenarsi. Normale che a quella età tutti abbiamo fatto degli errori. Fa parte di un percorso di un ragazzo che fa il calciatore. Solo sbagliando in campo un calciatore può migliorare. A mio figlio non rimprovero niente. Gli faccio solo i miei complimenti. Ha fatto tanti sacrifici e si sta togliendo le sue grandi soddisfazioni.
Ho giocato anche ad Avellino, oltre a Palermo. Avuti sia Sibilia che Casillo come presidenti. Ho avuto il top dei presidenti. Sono sincero. Il merito di mio figlio nella vittoria dello scorso campionato è stato enorme. Pensavo che Castellammare fosse una piazza difficile e gli avevo detto di aspettare. Poi mi ha chiamato il direttore sportivo Ciro Polito che è un grande amico mio con cui abbiamo giocato insieme ad Avellino, e mi ha convinto dicendomi che la Juve Stabia voleva fare le cose per bene. E mio figlio si è preso delle grandi soddisfazioni. Il merito è tutto di mio figlio e della sua scelta, non sicuramente del padre.
A Bergamo stiamo cercando di tornare alla normalità. Le aziende e i negozi voglio tornare alla normalità e speriamo che avvenga prima possibile e che vada tutto bene per tutti gli italiani. In campo è più forte Salvatore di me. Non c’è paragone perchè ha calcato i campi di Serie B mentre io ho fatto 18 anni di Serie C. Spesso facciamo le partitine a duecento all’ora e per me lui diventa imprendibile sempre”.
Forse non tutti sanno che Firmino Elia, il papà di Salvatore, ha un passato importante da calciatore nel ruolo di punta centrale. Nato a Napoli il 20 maggio del 1974, è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della SSC Napoli con cui ha fatto tutta la trafila iniziale. Era la Primavera che ha sfornato calciatori del calibro di Fabio Cannavaro, campione del mondo nel 2006, Gaetano De Rosa, Ciro Caruso, tutti compagni di squadra di Firmino Elia nel settore giovanile degli azzurri.
Firmino Elia vanta nel suo curriculum anche due presenze in panchina con la prima squadra del Napoli nel campionato 1991-92 senza mai esordire in Serie A. La prima panchina importante addirittura al San Paolo contro la Juventus il 20 ottobre del 1991. Era il Napoli guidato dal tecnico Claudio Ranieri tra le cui fila militavano campioni del calibro di Ferrara, Crippa, Careca, Alemao, Zola, Francini, Blanc. La gara terminò col punteggio di 0-1 con la rete siglata da De Agostini al 45°.
La seconda panchina per Firmino Elia due settimane dopo, il 3 novembre del 1991 sempre al San Paolo, contro la Sampdoria campione d’Italia di Vialli e Mancini e del tecnico Boskov che in quella stagione sarebbe arrivata in finale di Champions League perdendola contro il Barcellona. La gara terminò con la vittoria del Napoli per 2-1 con le reti di Zola al 3°, autorete di Blanc al 40° e gol vittoria di Careca al 38° su rigore per il Napoli.
Poi per Elia senior un lungo girovagare per tante piazze di Serie C tra le quali Como, Palermo, Avellino, Atletico Catania, Sangiovannese, Pistoiese, Crotone, Giulianova ecc.
Tre gli incroci importanti di Elia senior anche con la Juve Stabia. Infatti nel campionato di Serie C 1997-1998 venne a giocare al “Romeo Menti” tra le fila dell’Avellino. La gara terminò 1-1 il 23 novembre 1997 e Firmino giocò 46 minuti.
L’anno successivo, campionato 1998-1999, Firmino Elia faceva parte di quell’Atletico Catania affrontato dalla Juve Stabia nell’ultima giornata di campionato il 16 maggio 1999 a Caltanissetta, che batté le Vespe per 2-0 mentre la Fermana vinceva il campionato a Battipaglia condannando la Juve Stabia a disputare i playoff poi persi nella famosa finale del Partenio contro il Savoia. Quella domenica il papà di Salvatore Elia gioco tutta la gara senza segnare.
Infine l’ultimo incrocio di Firmino Elia con le Vespe il 28 ottobre del 2007 tra le fila della Sangiovannese. 1-0 per i toscani e Juve Stabia relegata quella domenica all’ultimo posto in classifica.
Insomma Salvatore Elia sarà anche più forte del papà, come sostiene quest’ultimo, ma non è assolutamente da tutti aver avuto il grande onore di essersi allenato ad inizio carriera con campioni del calibro di Careca, Zola, Ferrara, Crippa, Alemao, Francini, ecc. che hanno davvero scritto pagine di storia del calcio. Di sicuro una cosa è più che certa: nella famiglia Elia si da decisamente del tu al pallone.
a cura di Natale Giusti
Credit Foto: ballor.net
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