La Ternana passeggia contro la Juve Stabia, portando a casa uno 0-3 che avrebbe potuto avere numeri anche più pesanti per i campani.
PODIO
Medaglia d’oro: a Matteo Tomei, senza il quale il punteggio avrebbe avuto i caratteri tennistici. Il portiere della Juve Stabia nel primo tempo ritarda la debacle con tre interventi concreti sugli scatenati Falletti e Peralta, rendendosi inoltre con i piedi la principale fonte di gioco della squadra. Nella ripresa nega il gol della definitiva beffa all’ex Torromino.
Medaglia d’argento: a Francesco Orlando, unico tra gli stabiesi a tentare la giocata. Le minime azioni degne di nota, sempre lontanissime dalla porta avversaria, della Juve Stabia arrivano dai piedi di Orlando, che con coraggio e senza la collaborazioni dei compagni innesca duelli individuali, spesso vincenti, con la difesa di Lucarelli. Senza l’assistenza del resto della squadra può poco altro.
Medaglia di bronzo: a Francesco Ripa, capace di creare nello scampolo di gare concessogli da Padalino più di due terzi del tridente offensivo iniziale. La voglia di gol dell’ex attaccante di Picerno e Sicula Leonzio, confermata dal “+” che sulla sua maglia ha unito le cifre 1 e 8, a questo punto meriterebbe una chance dal primo minuto, così da cercare di arginare la carenza realizzativa della squadra.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Luca Berardocco, che fa da assistman a Peralta. Tra le tante prove deludenti, arriva contro la Ternana la peggior prestazione della stagione dell’ex Sudtirol, che mostra come la buona prova individuale di Foggia abbia rappresentato un episodio isolato. Da manuale del regista confuso il solito passaggio orizzontale che stavolta innesca per davvero gli avversari, giocata priva di logica di cui il 14 gialloblu si rende spesso protagonista e che infatti ripete quasi in fotocopia poco dopo. Se è lui l’incaricato a far cambiare ritmo alla squadra, inevitabile che la Juve Stabia sia lenta, prevedibile e senza idee.
Medaglia d’argento: ai centrali difensivi Magnus Troest e Nicholas Allievi, perforati a ripetizioni dall’attacco terribile della Ternana. Con quattro giocatori offensivi cui badare, il centrali di Padalino vanno subito in difficoltà, non aiutati da un atteggiamento tattico a dir poco azzardato scelto per la partita sulla carta e sul campo più difficile. Il tiro al bersaglio di Falletti, Peralta e Vantaggiato vede quasi inermi Allievi e Troest, in difficoltà anche nella marcatura pura all’interno dell’area di rigore.
Medaglia di bronzo: a Francesco Golfo, che spreca l’ennesima occasione della sua stagione. A sorpresa Padalino sceglie un modulo a trazione decisamente offensiva e lo schiera dal primo minuto, ma l’esterno ex Trapani è autore di una gara perfino difficile da descrivere per la pochezza di contenuti. Si contano sulle dita di una mano i palloni giocati, in modo prevedibile e scontato, da Golfo che pare quasi elemento estraneo ai dettami tattici della Juve Stabia.