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Castellammare di Stabia

Juve Stabia, diavolo di un derby – EDITORIALE

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a Juve Stabia si gode la quaterna con cui ha messo al tappeto la Turris ed una gara che, per andamento e risultato, pervade tutta la piazza stabiese di rinnovata gioia nonché fiducia in vista del filotto finale della stagione.  Il volto sorridente non può che essere quello del bomber Alessandro Marotta, al quinto centro in due gare cui va ad aggiungersi il calcio di rigore siglato con la Cavese.

E’ stata una Juve Stabia indemoniata o diabolica, indifferentemente o contemporaneamente, quella che si affidata al suo “diablo” barbuto per superare la Turris nel derby reso ancor più acceso dalla voglia di vincere della tifoseria stabiese. Ebbene, la gara orchestrata da Padalino tramite i suoi ragazzi ha rasentato la perfezione, rappresentando forse il punto più alto del campionato delle Vespe.

Una prestazione impreziosita paradossalmente dalle assenze di uomini chiave come Troest, Russo e Bardocco, indisponibili per infortuni e squalifica, e perfettamente attutite dai compagni di squadra. Squadra appunto, quella che, rispetto alla prima fase di stagione, ha una sua identità che prescinde dai moduli scelti da Padalino e dalle rotazioni inevitabilmente volute dal tecnico. Un organico in cui spicca l’incidenza di Marotta, capace in poche settimane di “rivoluzionare” la Juve Stabia, diventandone principale riferimento non solo in campo ma anche fuori.

La seconda mano di poker consecutiva della Juve Stabia, che segue quella del Barbera di Palermo, consente al club guidato dai fratelli Langella di avvicinarsi sempre di più al piazzamento posto come obiettivo di inizio stagione. Immagazzinata infatti la salvezza, obiettivo primario ma mai scontato (come confermano le cicatrici dello scorso torneo), il nuovo corso campano ha sempre dichiarato di voler accedere ai playoff in una posizione di prim’ordine.

Gli ultimi risultati hanno reso più che realistica una rincorsa alle zone alte di classifica che fino a poche partite fa pareva proibitiva. Soddisfazioni che per Padalino ed il suo gruppo non devono essere punto d’arrivo ma stimolo a proseguire in questo viaggio in ascensore verso le zone alte della graduatoria.

La Juve Stabia indiavolata vista a Palermo e con la Turris ha infatti le carte (da poker) in regola per stupire ancora, a cominciare dalla trasferta di Viterbo.


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