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Castellammare di Stabia

Juve Stabia, da Coscia a Polito: le Vespe hanno il loro nuovo Direttore Sportivo

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i avevamo preannunciato, lo scorso 25 ottobre, di come Ciro Polito avesse portato a termine il corso da Direttore Sportivo organizzato dalla FIGC presso il centro tecnico di Coverciano. Dopo l’iter delle lezioni, l’ex portiere delle Vespe, insieme agli altri aspiranti D.S., ha superato il 30 novembre l’esame di abilitazione. Si può quindi affermare che Polito è il nuovo Direttore Sportivo della Juve Stabia.

Un percorso, quello con la società gialloblù, iniziato da calciatore per Polito. Il portiere napoletano era giunto a Castellammare quando la stagione 2015/16 era già in corso, a seguito dell’infortunio alla spalla occorso a Stefano Russo. La Juve Stabia, in cerca di un estremo difensore di esperienza, mise sotto contratto Polito anche grazie alla “mediazione” di Fabio Caserta, fraterno amico dell’ex Catania.

Dopo l’addio al calcio giocato, Polito ha subito iniziato il proprio percorso da collaboratore tecnico con la Juve Stabia, fino a conseguire pochi giorni fa il tesserino da Direttore Sportivo. Polito è quindi l’ultimo, ad oggi, D.S. della Juve Stabia di Manniello, e fa da successore a dirigenti più e meno rimpianti.

Il primo in ordine di tempo fu Enrico Coscia, responsabile dell’area tecnica della prima stagione targata Giglio – Manniello. Quella fu la campagna acquisti dei grandi nomi: Biancolino, Grieco, Monticciolo ecc; tutti elementi dal grande passato, dall’enorme ingaggio ma dal presente orribile e sbiadito. Al termine di quella nefasta stagione, le Vespe, partite per tentare il salto in Serie B, retrocessero in Serie C2.

In seconda divisione la gestione dell’area tecnica fu affidata a Luigi Pavarese. Il Direttore Sportivo napoletano rivoltò l’organico, componendolo di tanti “sconosciuti” che avrebbero fatto le fortune della Juve Stabia. Grazie ai vari Fabbro, Vicentin, Acoglanis, De Angelis, Ruscio le Vespe guidate da Rastelli centrarono subito il ritorno in Serie C1.

Nella stagione successiva rivoluzione sia sulla scrivania che in panchina. Via Pavarese e Rastalli per far posto a Di Somma e Braglia. Sarà l’inizio del ciclo più bello della storia della Juve Stabia, con Di Somma in grado di scovare calciatori, più e meno giovani, che sarebbero diventati diamanti. Colombi, Scognamiglio, Molinari, Cazzola, Raimondi, Mbakogu, Mezavilla, Corona, Sau, Baldanzeddu, Erpen, Verdi, Zaza: una scia lunghissima, quella che porta alle scoperte del periodo stabiese di Salvatore Di Somma.

Dopo il turbolento addio del D.S. stabiese, l’incarico venne affidato a Fabio Lupo, attuale Direttore Sportivo del Palermo. Lupo arrivò in una Juve Stabia in netta difficoltà, nonostante il campionato di Serie B iniziato da pochi mesi, e non riuscì con gli acquisti del gennaio successivo ad evitare una annunciata retrocessione.

Col ritorno in Serie C comincia invece l’era di Pasquale Logiudice. Il dirigente calabrese porterà alla Juve Stabia elementi giovanissimi, che con la maglia gialloblù esploderanno; Cancellotti, Migliorini, Contessa, Polak, Bombagi, Nicastro, Pisseri, Mastalli, Izzillo ecc: anche grazie al lavoro di scouting di Logiudice, le Vespe sfiorano due volte il ritorno in cadetteria.

Ora è il turno di Ciro Polito, che già ha avuto un ruolo rilevante, in veste di consigliere, nella scorsa campagna acquisti. Da sottolineare gli arrivi di Viola, Nava, Crialese, Berardi, Strefezza e Branduani. L’acquisto che porta maggiormente la “firma” di Polito è però Matteo Bachini, centrale difensivo in grande spolvero. Proprio il pressing della Juve Stabia, suggerito da Polito, è stato determinante per “soffiare” il forte centrale al Catania, quando ormai la firma con gli etnei sembrava arrivata.

La speranza è che Polito possa seguire le orme dei suoi predecessori, non di tutti ovviamente ma di due in particolare. In bocca al lupo!

Raffaele Izzo


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