P
er la nostra rubrica il Podio e il Contropodio vi parliamo della vittoria della Juve Stabia con il Catania che rappresenta l’ottavo risultato utile consecutivo in altrettante gare.
Le Vespe a superano di misura il Catania, grazie al gol di Meli, regalandosi un’altra domenica sorridente. Grazie anche alle parate di Thiam i giallo blu a fine partita possono fare festa.
Punti Chiave Articolo
PODIO di Juve Stabia – Catania (1-0)
Medaglia d’oro:
A Demba Thiam, che indossa il costume da super eroe della Juve Stabia. Altra prova superlativa per il portiere di priorità della Spal, che per due (nitide) volte sbarra la strada del Catania pronto ad esultare per il pareggio. Thiam vola sul sinistro insidioso di Chiricò e, nel finale, esce a valanga su Dubickas (in possibile posizione di fuorigioco), impedendo che il tentativo dell’attaccante etneo si tramuti nella rete del pari. Prodigio che si rinnova nei minuti finali, dopo quelli già mostrati con Monopoli e Brindisi, e che trasforma la nota zona Cesarini in zona Thiam, dove il gol non arriva e viene sventato. Bravo lui e bravo chi ha scelto di affidare a Thiam la porta della Juve Stabia.
Medaglia d’argento:
Kevin Piscopo, nella sua versione migliore dal suo arrivo a Castellammare. Finalmente iniziano a vedersi le qualità dell’ex Pordenone, incisivo nella corsa e fantasioso nelle giocate, spalla ideale per l’ottimo Candellone.
È l’11 che fa partire l’azione del vantaggio, tenendo bene palla sulla fascia sinistra, come è ancora Piscopo a puntare con decisione l’avversario nella ripresa.
Bravo, tra l’altro, Piscopo ad alternare i ritmi, tenendo palla e rallentando il gioco quando la squadra deve rifiatare, e acellerando invece quando si può cercare di pungere ancora.
Giusto rimarcare la sua crescita.
Medaglia di bronzo:
A Davide Buglio, uomo ovunque dello scacchiere gialloblu. La prestazione dell’ex Siena cancella, non che fosse necessario, l’imprecisione arrivata sotto porta a Brindisi, e manda in tilt il centrocampo del Catania, assaltato dalla fame e dall’energia dell’8 stabiese. È l’uomo che più di tutti incarna il “morso” che chiede sempre Pagliuca, risultando durante ogni gara infinito (concetto che in matematica è espresso proprio con il suo 8 ruotato). Con il nuovo look rasato, sempre di tornare indietro nel tempo e di vedere il giovane Mezavilla battagliare in campo sotto gli ordini di Braglia.
Menzioni d’onore:
vista lo spessore della prova della Juve Stabia, vanno anche menzionate le prestazioni di Marco Meli e Cristian Andreoni. L’ultimo arrivato spacca la gara con il piattone che stende il Catania, candidandosi ad essere arma per dare imprevedibilità tattica alla squadra. Per il terzino mancino, voto alto grazie alla marcatura precisa su Chiricò, spesso arginato nello stretto, ed alle tante sgroppate sulla fascia.
CONTROPODIO
Solo complimenti per la prestazione della Juve Stabia, che si conferma avversario temibili per ogni squadra del girone. Da sottolineare anche le tante assenze per squalifiche ed infortuni, anche in corso di gara, cui Pagliuca ha saputo ovviare con scelte rivelatesi indovinate.