Ospite della diciannovesima puntata di Juve Stabia Live Talk Show, programma in onda sulla pagina Stabiesi al 100%, è stato l’esterno delle Vespe Luigi Canotto.
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uesto un estratto delle parole di Canotto, che ha commentato il momento della Juve Stabia:
Quest’anno speriamo di chiudere bene la stagione come l’abbiamo iniziata. Sarebbe una gioia meravigliosa e faremo di tutto per centrare il nostro obiettivo.
A Monopoli abbiamo fatto una partita ottima, magari soffrendo nel primo tempo il campo che era davvero duro e pesante; nella ripresa eravamo sulla giusta strada per trovare il vantaggio ma l’espulsione esagerata di Troest non ci ha ovviamente aiutato.
Gli ultimi sono due pareggi a mio avviso importati, conquistati contro il Monopoli, che in casa non ha mai perso, e contro il Catanzaro, costruito per vincere il campionato. Ovviamente non si può sempre vincere quindi prendiamo il massimo da questi pareggi.
È giusto che i grandi numeri della difesa facciano parlare i tifosi ma il merito è di tutta la squadra, anche degli attaccanti e dei centrocampisti che aiutano i difensori. In generale la nostra forza è il gruppo, a prescindere da chi e per quanto tempo scende in campo.
Personalmente sto bene, il lungo infortunio mi ha condizionato ma ormai è alle spalle. Non nascondo che nelle prime apparizioni dopo il rientro in campo ho sofferto un po’ per ritrovare la condizione, ma ora sono pronto è darò tutto me stesso per la Juve Stabia.
Nello spogliatoio siamo tranquilli, consapevoli della nostra forza. Da qui alla fine sono dieci finali, ce lo siamo detto e affronteremo ogni gara come una finale, già quella con la Reggina. Non ci aspettavamo una stagione di livello così alto ma non siamo primi per caso e ora vogliamo completare l’opera.
Il merito è di tutti noi, dello staff, della società, della squadra e soprattutto del Mister. Per noi è Caserta è stato fondamentale fin dal ritiro, ha tratto il meglio da ognuno di noi. Dopo la gara di Monopoli il Mister era un po’ arrabbiato per il nostro primo tempo ma ci ha fatto i complimenti per la ripresa, in cui abbiamo fatto bene nonostante l’inferiorità numerica.
Sappiamo che il popolo stabiese vive per la Juve Stabia, quindi in campo cerchiamo di mettere tutta la passione dei nostri tifosi. Vi posso assicurare che lotteremo fino alla morte.
Col Mister ho un ottimo rapporto. L’anno scorso c’è stata qualche incomprensione ma è tutto superato. Mi ha fatto migliorare tanto e cerco di seguire i suoi consigli perché ha un’esperienza di altissimo livello.
Il Patron Manniello? È il numero uno! Mi incoraggia sempre a dare il meglio e in generale penso sia la fortuna della Juve Stabia e dei suoi tifosi. Ora che sono rientrato dall’infortunio pretende tanto da me e spero di ripagarlo.
Trapani e Catanzaro penso siano le avversarie che più ci potranno dare fastidio. Reggina? Squadra difficile da affrontare; sono legato agli amaranto dove ho fatto tre anni di settore giovanile finiti però male. Fui scartato perché ritenuto troppo piccolo fisicamente per il calcio a certi livelli: fu un brutto momento superato grazie alla mia famiglia. Spero domenica di farmi rimpiangere da chi non ha creduto in me.
Avevo sensazioni positive già in estate. La società è stata lungimirante a mantenere l’assetto della squadra dello scorso anno, prospettandomi un progetto importante che ho deciso di sposare. Sembra facile dirlo io ma ci credevo a questo campionato.
Calciatore di riferimento? Callejon, un esterno in grado di coprire tutta la fascia ed imprescindibile per ogni allenatore passato a Napoli.
Giocare a destra o a sinistra? Per me non fa molta differenza; stando a destra preferisco andare al cross mentre partendo da sinistra ho modo anche di calciare. A prescindere dalla posizione, mi piace muovermi senza palla sfruttando i lanci dei centrocampisti.
Ai tifosi chiedo di starci vicino. Abbiamo bisogno di loro per coronare il nostro sogno comune. Il nostro pubblico ha la capacità di spingerci alla vittoria, spero che già con la Reggina i tifosi possano trascinarci a fare grandi cose. A loro chiedo a nome di tutta la squadra massimo sostegno.
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