Protagonista della rubrica “30 Minuti con le Vespe”, in onda sulla pagina Facebook ufficiale della Juve Stabia, è stato Matteo Bachini. Il difensore stabiese ha risposto alle domande ed alle curiosità dei tifosi gialloblù.
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ueste le dichiarazioni di Bachini:
Tutte le esperienze del passato mi hanno aiutato a crescere, ovviamente quelle in cui ho giocato meno mi hanno dato maggiore grinta e forza mentale. L’anno scorso invece, al Tuttocuoio, ho avuto tanto spazio che mi ha permesso di essere notato dalla Juve Stabia e di arrivare qui. Sono un calciatore fisico, che fa del gioco di testa la sua arma migliore; ad oggi prediligo il gioco di rottura, dovendo invece migliorare nella fase di impostazione.
A Castellammare mi trovo bene. E’ la prima vera avventura lontano da casa: non posso negare che i primi tempi sono stati un po’ difficili, ma poi mi sono ambientato rapidamente. Mi piace la città ed ogni giorno imparo a conoscerla meglio. Per quanto riguarda l’aspetto calcistico, la Juve Stabia non ha bisogno di presentazioni: punta a risultati importanti e può contare su una tifoseria caldissima. Dopo le gare di Caserta, finalmente ho imparato cosa sa dare il Menti; spero che i tifosi ci stiano sempre vicini perché sono la nostra arma in più. E’ un aspetto molto diverso dai campi del nord, dove non c’è tutto questo legame tra i tifosi e la squadra: non nascondo che a volte prima di entrare al Menti ho i brividi.
Sono nato calcisticamente nell’Empoli, dove ho fatto tutta la trafila nel settore giovanile. Ho poi lavorato per due anni con Mister Sarri ed ovviamente è stata un’esperienza fantastica. Si dedica molto alla linea difensiva nel suo complesso e, nonostante abbia lavorato poco con lui, mi ha permesso di crescere molto.
Nell’ultimo periodo Mister Caserta mi ha dato molta fiducia; ho lavorato mesi per arrivare a questo ed ora devo continuare su questa strada. Domenica scorsa penso che avremmo meritato di vincere; purtroppo nel primo tempo non abbiamo giocato come nostro solito e questo ci ha condizionato. Abbiamo preso poi gol su situazioni sfortunate, dove abbiamo messo del nostro, soprattutto nella rete del definitivo pareggio.
Andremo a Siracusa puntando alla vittoria, come fatto a Monopoli nell’ultima trasferta. Sappiamo che il Siracusa ha delle pecche in casa e cercheremo di sfruttarle; c’è amicizia e stima tra le tifoserie di Siracusa e Juve Staba, questo aspetto non potrà che rendere la gara ancora più bella.
Il nostro primo obiettivo è mantenere la categoria, che è un passo imprescindibile. Poi non ci nascondiamo, una volta ottenuta la salvezza, il mirino si sposta verso i playoff. Sono un obiettivo importante che teniamo a centrare.
Mi trovo bene a giocare con Morero: si tratta di un difensore che ha giocato in Serie A, quindi ha esperienza e mi supporta prima, durante e dopo la gara. Conosce praticamente tutti gli attaccanti da affrontare quindi mi aiuta sempre molto..
La mancanza di continuità? E’ una pecca su cui dobbiamo lavorare. Forse dopo i risultati positivi stacchiamo per un attimo la spina e questo ci condiziona: è successo anche dopo la vittoria di Monopoli. C’è da migliorare e sono certo che cresceremo anche sotto questo aspetto.
In estate sono stato molto vicino al Catania; poi però quando mi ha cercato la Juve Stabia non ho avuto esitazione ad accettare. Ho percepito la fiducia della società e la voglia di puntare su di me; penso sia l’ambiente ideale per crescere e sono contento della scelta fatta.
Il compagno con cui mi trovo meglio? Siamo un bel gruppo ma forse ho legato un po’ di più con Crialese; giochiamo dallo stesso lato in campo e siamo affiatati anche fuori dal rettangolo di gioco.