L
a Juve Stabia vince il derby contro l’Avellino, in una serata in cui tutti i calciatori potrebbero salire sul podio e nessuno invece sul contro podio.
La partita ha regalato ai circa 4000 presenti al Menti (non c’erano i tifosi ospiti n.d.a.) un’ora e mezza di spettacolo puro e una vittoria che resterà nei ricordi dei tifosi delle Vespe.
PODIO di Juve Stabia – Avellino (1-0)
Medaglia d’oro: a Marco Bellich, che con la sua zampata regala il derby alla Juve Stabia.
Il giovane difensore, tra i primi obiettivi appuntati sul taccuino di Lovisa, è arrivato solo nei giorni finali del calciomercato ma sta ripagando la fiducia risposta in lui.
Le prime prestazioni del numero 6 lasciamo capire il perché sia stato tanto difficile ed agognato il suo arrivo alla Juve Stabia.
Dinamico ma al contempo potente, Bellich non lascia spazio a Marconi ed a Patierno, risultando sempre puntualissimo come un treno giapponese. Presente anche in zona gol quando c’è da appoggiare in rete il cross vagante di Mignanelli.
Medaglia d’argento: a Davide Buglio, autore di una prestazione di gattusesca ispirazione.
Il numero 8 ex Siena inizia la gara con qualche errore in fase di costruzione compensato però da subito con un grande lavoro in fase di interdizione.
Buglio corre tantissimo ma ciononostante la sua condizione atletica, anziché risentirne, cresce nella ripresa.
Il mediano propizia la grande occasione di Romeo con un pressing asfissiante e sfiora il raddoppio immediato con un sinistro preciso e velenoso.
Medaglia di bronzo: a Leonardo Candellone, instancabile jolly offensivo della Juve Stabia.
Il 27 in attacco è in grado di fare tutto, dall’elastico con il centrocampo, allo strappo in profondità fino all’occupazione dell’area di rigore.
Per favorire gli inserimenti dei centrocampisti, Candellone si allarga spesso fungendo anche da esterno d’attacco.
Nel secondo tempo Candellone aggredisce spazi e palla. Ha macinato chilometri ed è andato vicinissimo alla seconda rete di squadra con un destro che ha esaltato i riflessi di Ghidotti.
CONTROPODIO
La prestazione gagliarda e coraggiosa della squadra di Pagliuca, guidata nell’occasione da Tarantino, copre anche qualche indecisione dei singoli, portandoci a lasciare vuoto il contropodio.
Giusto riconoscere i giusti merito a tutto l’ambiente gialloblu senza soffermarsi sui piccoli erroriz su cui certamente Pagliuca ed il suo staff lavoreranno.