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rosegue l’estate di passione per i tifosi della Juve Stabia. La situazione in casa gialloblù resta intricata, alla luce dell’incertezza che ancora regna in merito alle sorti della compagine stabiese. Tante le voci che si susseguono e che vanno ordinate in base agli elementi concreti cui fare riferimento.
Innanzitutto, nelle scorse settimane il Patron Franco Manniello, nonostante la denunciate difficoltà nel portare avanti in solitudine la Juve Stabia, ha formalizzato la procedura di iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro, omettendo la presentazione della fideiussione di circa 350,000,00 euro richiesta dalla Lega. Tale somma funge da garanzia preventiva destinata a coprire eventuali perdite o fattori debitori che potrebbero innescarsi nel corso della stagione. Il Presidente gialloblù è stato però categorico: senza l’ingresso in società di nuove risorse, la polizza fideiussoria non verrà presentata ed in tal caso lo spettro della Serie D diverrebbe concreto. Va però fatta chiarezza sull’aspetto temporale: c’è tempo fino al 16 luglio per presentare la garanzia fideiussoria. La Juve Stabia ha quindi ancora cinque giorni per regolare la propria posizione con la Lega; se tutto dovesse incastrarsi alla perfezione, le Vespe si presenterebbero ai nastri di partenza della nuova stagione di Lega Pro, dovendo scontare soltanto un punto di penalizzazione.
Detto questo, vi sono eventi significativi da prendere in considerazione. Il primo è il pagamento delle ultime mensilità ai tesserati (giugno 2018) da parte di Manniello, che ha così messo al riparo la Juve Stabia da eventuali irregolarità e conseguenti sanzioni. Il secondo, ancor più importante, è la voglia del Patron di non arrendersi ad un’evidente indifferenza, che sta portando Manniello a proseguire nella non semplice ricerca di nuovi soci con i quali dividere l’onore e l’onere di guidare la società gialloblù.
Nel contesto appena riassunto danzano ansia e speranza. Ansia perché, ad oggi, nessuna trattativa concreta per l’ingresso in società di nuovi soci è andata a buon fine; abboccamenti e colloqui ci sono stati e, con tutta probabilità, ce ne sono ancora, ma ancora lontani dal tramutarsi in azioni di sostanza. La speranza germoglia invece grazie alla scelta di Manniello di pagare ai propri dipendenti gli stipendi e tutte le spettanze: un imprenditore che intende tirare i remi in barca, in ambito calcistico, non compie azioni del genere. Il segnale, quindi, di come il Patron sia voglioso di proseguire, attendendo “solo” l’appoggio di chi di dovere, è quanto mai chiaro.
Nel frattempo anche altre compagini di Lega Pro “fanno compagnia” alla Juve Stabia. Se il Trapani sembra aver risolto i problemi di gestione, quanto meno per la prossima stagione, resta complesso lo scenario per Fidelis Andria e Reggiana. Per i pugliesi non sembrano essere andati a buon fine né la proposta di azionariato popolare, né il tentativo di ricapitalizzazione. Situazione complessa anche per l’avversaria degli ultimi due playoff della Juve Stabia: in casa Reggiana manca infatti (come per la Juve Stabia) la fideiussione sopra citata e non sembrano esserci imprenditori interessati concretamente a rilevare i granata. Sorride, invece, il Siracusa: sembra ormai cosa fatta il passaggio del 100% delle quote societaria da Cutrufo ad Alì, pronto a diventare nuovo plenipotenziario dei Leoni siciliani.
In casa Juve Stabia non resta che attendere i prossimi giorni, con la certezza che ad oggi non ci sono certezze e che anche dalla cenere che sembra fredda può nascere la fiamma più calda.
Samuele Esposito
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