La Juve Stabia deve essere sostenuta da tutta Castellammare. L’appello di Roberta Schettino
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uve Stabia – Siracusa è la partita della fratellanza. Un momento di festa in cui due popoli, quello stabiese e quello aretuseo, si incontreranno per trascorrere insieme una bellissima giornata di sport.
Roberta Schettino, proprio in vista di questo bellissimo evento e in considerazione degli ottimi risultati sportivi delle Vespe con l’imminente disputa dei play pff promozione, vuole lanciare un appello alla città affinchè torni l’entusiasmo sopito di alcuni anni fa.
Come ci ha scritto, siamo ad un passo da un sogno ma Castellammare allo stadio non è presente! Ci sono solo i fedelissimi tifosi della curva più un centinaio distribuiti nel resto dello stadio. Cittadini che spengono la tv e vengono al Menti per difendere l’orgoglio sportivo di Castellammare che è la nostra amata Juve Stabia. Roberta invita tutti a seguire l’esempio di questi tifosi e ad esultare non nella propria sala da pranzo, o salotto che sia, ma allo stadio. La Juve Stabia è un bene prezioso che va tutelato.
La Castellammare sportiva da anni sta subendo tanti torti e un po’ la colpa, come scrive lei, è anche nostra. Se alla città non interessa la propria squadra di calcio, come può pretendere di essere “tutelata”?
Qualcuno potrebbe pensare: Ma perché dare tanta importanza alla Juve Stabia, in fondo è solo uno stupido sport?!
Nel corso degli anni hanno distrutto tutto quello che di buono c’era (terme, cantieri, avis, cirio, ecc. ecc.) e stanno provando a continuare in questa opera di distruzione. La Juve Stabia rappresenta ancora l’ultima cosa buona che resta in città. Siamo ad un passo dal sogno e dobbiamo crederci.
L’anno del ritorno in serie B il Presidente Manniello invitava tutti a credere in quello che la squadra stava provando a realizzare; in credere in quel sogno che in tanti aspettavamo dopo anni di delusioni! Sappiamo tutti come è andata, passo dopo passo ci siamo ritrovati a Roma, il 19 giugno, per la partita della storia con l’Atletico Roma. In tanti ancora oggi non riescono a spiegare come Molinari abbia potuto realizzare il vantaggio su calcio d’angolo. Quando Corona realizzò la seconda rete, gli oltre 1000 spettatori di fede gialloblè presenti allo stadio si commossero e ripensarono a tutti i discorsi che si facevano durante l’anno. Dietro alla realizzazione di quel sogno c’era un futuro migliore per tutti, per la città che in quel momento era condizionata dalla crisi della Fincantieri.
In quei magici tre anni di serie B non c’è stato mai il pienone, ma comunque c’erano tante persone in più rispetto ad oggi. Oggi il settore distinti vuoto è un colpo al cuore! Dopo il ritorno in Lega Pro si è registrato una diminuzione del numero degli spettatori partita per partita fino ad arrivare ai miseri 38 paganti con la Reggina.
In tutto questo disinteresse si è passati dallo scippo di Bassano passando per il furto con la Reggiana, e non è un caso.
Secondo il parere di Roberta in tanti vivono, sbagliando, questo dualismo tra il tifo per il Napoli e quello per la Juve Stabia e alcuni dicono proprio che i partenopei tolgono tifosi allo Stabia
Però la verità è che la vittoria del Napoli a Torino ha reso felici anche i veri tifosi gialloblè, ma questo non li ha spinti a festeggiare per le strade di Castellammare, perché a parti invertite con un ritorno in serie B delle Vespe non vedrebbe il popolo napoletano scendere in piazza per festeggiare gli stabiesi. Tutto giusto perché la squadra di calcio della propria città deve essere vista come il simbolo di un intero popolo e va tutelata.
Castellammare ha la fortuna di essere rappresentata nel calcio professionistico, anche se di terza serie, dalla Juve Stabia. Realtà come Modena, Vicenza, Latina e via dicendo non hanno più una squadra di calcio.
Roberta invita a ragionare un po’ tutti su queste sue considerazioni.
A cura di Patrizia Esposito