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Joseph Malafronte positivo al Covid-19 scrive su Facebook la sua storia

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Joseph Malafronte positivo al Covid-19 scrive su Facebook un post per raccontare la sua storia e il suo necessario ritorno a casa a Gragnano.

Joseph Malafronte positivo al Covid-19 scrive su Facebook la sua storia

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RAGNANO- Joseph Malafronte è il ragazzo di 19 anni, risultato positivo al Covid-19, che ha coraggiosamente deciso di scrivere a “tutti” tramite il social network Facebook, la sua storia e il suo necessario ritorno a casa.

Fin dai primi episodi che si sono registrati, è capitato qualcuno desse inizio alla “caccia all’untore”… Niente di più sbagliato!

Nessuno auspicherebbe di ammalarsi e infettare i propri cari.
Purtroppo, la paura fa venir fuori l’istinto di sopravvivenza che ad alcuni, nel peggiore dei casi, porta ad ergersi come “punitori dell’ untore”.

Per evitare di essere sommerso ulteriormente da commenti, dicerie e accuse, Joseph ha deciso di scrivere e raccontare la sua storia e il perchè del suo ritorno a casa.

A fine gennaio aveva iniziato a Bergamo un corso di formazione per una compagnia aerea per diventare assistente di volo; ad inizio marzo, data la situazione critica, la Compagnia ha stabilito di trasferire lui e gli altri candidati in Germania, ad Hahn per completare il corso.

E’ successo poi che d’improvviso, tramite e-mail, la Compagnia ha sospeso il corso e invitava i candidati a tornare a casa, dal momento che non veniva più assicurata la coperture delle spese per l’alloggio in albergo.

Essendosi trovato solo in Germania, già in situazione di crisi, Joseph non ha potuto fare altro che rientrare.
Rientrato, secondo le direttive nazionali, si è ritirato in casa in auto-quarantena.

Saputo che un suo collega era risultato positivo al test Covi-19, si è premunito di informare chi di dovere, fare il tampone e verificare purtroppo la positività.
Ciò che più preme a Joseph è non risultare bersaglio di cattiverie e maldicenze, per questo ha trovato il coraggio di esporsi.

Gli auguriamo il meglio, cogliamo questo episodio per ricordarci che Nessuno desidera ammalarsi, nè tantomeno essere causa di mali per altri (bisogna essere proprio cattivi per questo).
Ricordiamoci, qualora malauguratamente si registrassero altri casi, di non sfogare la paura e la rabbia su chi è vittima di questo virus.
Facciamo tutti la nostra parte: stiamo allerta, atteniamoci alle direttive comportamentali e ricordiamoci il rispetto reciproco: come si conviene ad una società civile.

Stéphanie Esposito

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