Raffaele Izzo, corrispondente del Corriere dello Sport, è intervenuto nel corso della trasmissione sulla Juve Stabia “Il Pungiglione Stabiese”: le sue dichiarazioni
Izzo (Corriere dello Sport): Juve Stabia, nel girone di ritorno si può migliorare
La sconfitta rimediata dalla Juve stabia contro la Ternana ci può stare. Le Vespe hanno affrontato la squadra che, salvo stravolgimenti, sarà meritatamente promossa in Serie B dopo un cammino quasi perfetto. Del resto la marcia della Ternana ricorda quella della Juve Stabia del 2018/19, che chiuse un campionato impeccabile con sole due sconfitte, una all’ultima giornata con promozione già in tasca, al passivo. Per vincere una gara come quella con gli umbri sarebbe servita una giornata perfetta degli stabiesi e una storta degli ospiti, fattori che non si sono verificati.
Probabilmente l’assetto tattico scelto da Padalino, con Fantacci schierato a centrocampo, non ha pagato ed ha tolto equilibri alla squadra ma a mio avviso, anche con un modulo più “classico”, la Ternana alla lunga avrebbe avuto la meglio. Fa riflettere però che con due centrocampisti disponibili come Bovo e Volpicelli, il tecnico abbia preferito schierare Fantacci fuori ruolo; evidentemente alcuni calciatori non sono ritenuti in grado di essere efficaci e, se così fosse, sarebbe opportuna qualche uscita per far spazio a elementi su cui c’è maggiore fiducia per un apporto immediato.
Il cammino attuale della Juve Stabia rispecchia le aspettative della nuova proprietà, che è giustamente ambiziosa e spera in un’entrata nei playoff da protagonista. Ad oggi il piazzamento per gli spareggi promozione non è obiettivo certo e proprio per questo mi aspetto tanto dalla Juve Stabia del girone di ritorno. L’attuale decimo posto, seppur con accesso agli spareggi promozione, va migliorato; del resto molti di noi non si aspettavano di vedere i campani ai vertici della classifica ma nemmeno a metà della graduatoria. Certo, dipenderà anche dal recupero degli infortunati, dal definitivo raggiungimento dell’identità di squadra e da quello che porterà il mercato.
Credo che la proprietà abbia voglia di fare un mercato di spessore, che non sia limitato solo all’esterno offensivo preannunciato da Ghinassi, e non escludo, qualora ci fosse una buona opportunità, che si possa puntare su calciatori da acquistare a titolo definitivo che possano essere utili anche la prossima stagione. Ovviamente è giusto poi dare ai nuovi acquisti il tempo di ambientarsi: non dimentichiamo che Allievi e Paponi non brillarono nei primi sei mesi alla Juve Stabia, salvo poi diventare colonne delle stagioni successive.
Da Berardocco ci aspettiamo tutti di più. C’è da dire che il paragone con il suo predecessore non lo aiuta perché Calò ha fatto vedere cose eccezionali. Considerando però che è stato uno dei primi acquisti del club e che attorno a lui è stata costruita la squadra, il suo rendimento non rispecchia le aspettative. Mi pare verticalizzi poco, preferendo smistare il pallone per via orizzontali anziché provare la giocata verticale o rischiosa. È da suoi piedi che deriva il ritmo di gioco della Juve Stabia quindi è auspicabile un miglioramento. Padalino in lui ha molta fiducia e questo certamente lo aiuterà.
Rispetto alla Juve Stabia di Fabio Caserta, che ha segnato un’epoca e ha raggiunto risultati forse inarrivabili, quella di Padalino ha mostrato subito di voler imporre il proprio gioco, senza paura, sia in casa che in trasferta. Questo è un aspetto importante, che fa ben sperare, ed a cui va affiancato qualche punto in più nel girone di ritorno. Credo siano almeno sette i punti sprecati ingenuamente dalla Juve Stabia fin qui: errori da non ripetere nel prosieguo di stagione.
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ueste le parole di Raffaele Izzo