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Italia-Inghilterra conferenza stampa Mancini: «altri 90 minuti per divertirci»

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EURO2020 – È la vigilia di Italia-Inghilterra, la finale dell’Europeo. Gli Azzurri sognano il loro secondo trofeo europeo dopo 53 anni; gli inglesi sono alla loro prima finale in questa competizione. Mancini in conferenza stampa: «altri 90 minuti per divertirci».

Italia-Inghilterra conferenza stampa

Italia-Inghilterra conferenza stampa. Euro2020. Ultimo atto. Si concluderà domani un torneo diverso dagli altri. Il primo tra Nazionali nell’era covid. Ci si gioca un posto nell’Olimpo. C’è chi sogna di ripetere le trionfali vittorie di cinquant’anni prima, associando il proprio nome a leggende assolute del calcio. C’è chi invece vuole dare la prima gioia europea a una Nazione che in Europa non c’è più. Italia-Inghilterra è anche questo. La prima ha trionfato nel 1968. La seconda invece ha vinto il suo unico trofeo due anni prima (1966), ma era un Mondiale. Ci si gioca tutto. In una sola sera. Ecco il contenuto della conferenza stampa di Italia-Inghilterra.

Italia-Inghilterra conferenza stampa. Chiellini: «Bisogna godersela con tanta gioia»

Domanda: «Cosa ne pensi della vignetta del giornale scozzese? è più importante essere lucidi anche nei momenti chiave o essere coraggiosi?»
Chiellini: «mi ha fatto sorridere, la rivalità è risaputa. Serviranno entrambe le cose, perché senza cuore caldo non sopravvivi a una partita come questa e anche senza testa fredda. Ci saranno momenti in cui bisogna essere lucidi e altri in cui bisogna osare. E’ una finale e per vincerla bisogna curare tutti i dettagli

Domanda: «Una partita a Wembley con l’Inghilterra è un evento unico, che cosa provi alla vigilia? Che cosa cambia marcare Kane e Lukaku?»
Chiellini: «Una partita come quella di domani potrebbe anche non capitare più. Il mio compito è di sdrammatizzare una tensione che ti porta a giocare una partita del genere. Siamo consapevoli dell’importanza del match. Bisogna godersela con tanta gioia, spensieratezza e un pizzico di follia. Kane? Sono attaccanti mondiali. Mi ricordo di lui in un’amichevole contro l’Inghilterra e rimasi impressionato dalle sue innumerevoli qualità. Sono uno dei suoi più grandi estimatori. E’ sempre bello giocare contro questi attaccanti, è difficile ma stimolante

Domanda: «Che messaggio mandi a chi pensa a una sconfitta? Come si legge la voglia e la grinta che domani devono esserci?»
Chiellini: «Ci stiamo godendo questa avventura. Dico da tempo che avremmo potuto fare bene. Con il posticipo di un anno ho pensato di potercela fare. Quando contro la Repubblica Ceca abbiamo vinto 4-0, ho sentito qualcosa di magico. Come ci ha ripetuto il mister, adesso manca l’ultimo centimetro»

Chiellini: «Ognuno mette un ingrediente diverso e tutti ci sentiamo importanti»

Domanda: «Ci sono state molte critiche per quel siparietto con Jordi Alba. E’ la tua personalità o un gioco psicologico?»
Chiellini: «In tante partite nella mia carriera ho sempre avuto il sorriso verso tutti i miei avversari. E’ una cosa che ho sempre fatto e in questo Europeo; mi sto godendo ogni attimo. Non è pre-tattica. C’è rispetto reciproco tra me e i miei avversari

Domanda: «A prescindere da come finirà, quanto sarà facile dire che continuerai a ragionare partita dopo partita?»
Chiellini: «Lo facevo prima, figuriamoci adesso. Il godere di ogni momento deriva dalla consapevolezza di vivere ogni attimo. Uno come me non pensa a lungo termine. Trasporto questa gioia del giocare a tutti questi ragazzi: ognuno mette un ingrediente diverso, ognuno ha il suo ruolo e tutti siamo importanti

Chiellini: «L’ultima amichevole ci ha fatto capire che eravamo pronti. Roma ci ha dato una spinta in più»

Domanda: «Domani giocherai in uno stadio pieno di tifosi inglesi, è giusto per una finale? vi dà uno stimolo in più? Ora che ci siete arrivati, davvero credevate di arrivare qui?»
Chiellini: «Credevamo di fare un grande Europeo, anche se la strada è piena di ostacoli non prevedibili. La sensazione è sempre stata di fare una grande manifestazione, poi l’ultima amichevole ci ha fatto capire che eravamo pronti. A Roma ci hanno dato una spinta in più: riassaporare quel calore è stata una spinta ulteriore. Wembley? Non è la prima volta. Era la sede della finale e sono stati bravi loro a raggiungerla. Io vedevo in loro la squadra più forte dell’altro gruppo in loro, poi giocare in casa li ha aiutati per evitare molti viaggi. Non c’era polemica da parte mia, l’unica cosa è godermi questo stadio, che è un sogno per tutti. Sarà il campo a parlare

Mancini: «Sterling è molto forte, ma giocheranno anche altri campioni oltre a lui»

Domanda: «Eri più agitato alla vigilia del debutto o sei più agitato adesso?»
Mancini: «Quella era la prima ed è sempre difficile iniziare. Questa è la finale ed è normale che sia diversa. Non sono agitato, magari domani sì

Domanda: «Come si trova nelle vesti di “brave-heart“? Servirà quell’energia?»
Mancini: «Dobbiamo solo giocare la nostra partita, sapendo che possiamo fare una grande partita. Dev’essere questo il nostro pensiero, perché è una partita di calcio».

Domanda: «è Sterling l’uomo più pericoloso?»
Mancini: «L’Inghilterra è forte, ma lo siamo anche noi se siamo arrivati qui. Sterling è migliorato molto, è velocissimo, bisognerà fare attenzione. Ma oltre a lui giocheranno anche altri campioni. Davanti sono tutti bravi, con grandi qualità.

Mancini: «Se vogliamo divertirci, è questo il momento di farlo»

Domanda: «Domani è la stessa data, stessa divisa, può essere l’occasione giusta (si riferisce al Mondiale del 1982, ndr)»?
Mancini: «Non lo so (ride, ndr). Spero che possa essere una data importante per la seconda volta

Domanda: «In tutto questo periodo, le grandi cose fatte sono sotto agli occhi di tutti. Cos’è che domani l’Italia non deve fare?»
Mancini: «Noi dobbiamo essere tranquilli sapendo che sarà difficile. Dobbiamo essere concentrati sul nostro gioco, cercando di attuarlo al meglio. E’ l’ultima partita, se vogliamo divertirci è questo il momento di farlo

Domanda: «Hai allenato in Inghilterra, la nostra nazionale è una realtà importante pur avendo vinto solo un trofeo?»
Mancini: «In Inghilterra c’è una grande passione. E’ stata molta sfortunata in passato, ma ha sempre avuto ottime squadre. Sarà una bellissima partita, davanti allo stadio piena ed è una notizia meravigliosa. Sappiamo le loro qualità, vedremo come andrà. Se sono arrivati in finale vuol dire che hanno una grande squadra

Mancini: «Spero che la squadra possa divertirsi per altri novanta minuti. Serve un ultimo sforzo»

Domanda: «a Wembley 7mila italiano e 60mila inglesi. Come fare ad ascoltare solo i tifosi che contano per voi?»
Mancini: «Speriamo di sentirli alla fine. Durante la partita abbiamo altre cose a cui pensare.»

Domanda: «Immobile, durante questo Europeo, ha detto che tutti gli attaccanti hanno bisogno di coccole. L’hai coccolato abbastanza?»
Mancini: «Dopo 55 giorni tutti hanno bisogno di coccole. Sono stati giorni belli e positivi. Sono felice del lavoro che hanno fatto tutti. Ad oggi hanno dato tutti più del 100%, sennò non saremmo qui.»

Domanda: «In passato ti avevo chiesto un aggettivo e avevi detto “divertente”, adesso?»
Mancini: «Spero che i ragazzi si divertano ancora. Ora dico sostanziosa, perché alcune partite sono state difficilissime. Siamo stati bravissimi a qualificarci prima, ma è stato un tragitto pieno di difficoltà. Spero che la squadra possa divertirsi per altri novanta minuti. Un ultimo sforzo

Mancini: «A volte vince il più piccolo. Dobbiamo mettercela tutta»

Domanda: Giocherai anche questa con il tuo modo, con la tua squadra allargata? Fino in fondo con la tua idea?»
Mancini: «Abbiamo sempre giocato così. La Spagna ci ha limitato, ma domani cercheremo di fare ciò che ci ha portato fin qua

Domanda: «Il centrocampo sembra essere la differenza tra le due squadre. Lo vedi come un’area chiave?»
Mancini: «Fisicamente sono più forti di noi, ma il calcio si gioca palla a terra e noi speriamo di fare meglio. A volte vince il più piccolo: è già capitato in passato. Dobbiamo mettercela tutta

Domanda: «Che cosa rappresenta per te questa partita?»
Mancini: «Rappresenta uno dei momenti più importanti, perché ho avuto la possibilità di indossare questa maglia, ma non sono mai riuscito a vincere. Sarà molto importante per me. Rappresentiamo l’Italia. Spero di vivere le emozioni che non ho vissuto da calciatore


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