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n’anno da dimenticare per l’Ischia Isolaverde. Dopo appena tre anni vissuti nel calcio professionistico si è ritornati nell’inferno della serie D. A pagare ancora una volta tutto questo scempio sono stati i tifosi con l’intera piazza isolana. Le colpe di queste retrocessione vanno attribuite soltanto alla società,che per l’interno arco della stagione ha commesso errori assurdi con scelte a dir poco scellerate. Un punto che più volte vi abbiamo raccontato è stato quello di portare via la squadra dall’isola,trasferendola a terraferma,svolgendo gli allenamenti per l’intera settimana ai Camaldoli ma giocando le partite in casa al Mazzella. Una scelta che sin dall’inizio non è andata mai giù all’intera piazza isolana. E come non potergli dare ragione ai tifosi,una squadra che si chiama Ischia ma che si alleni a Napoli è qualcosa di assurdo. Ma questa è soltanto uno dei tanti fattori che purtroppo ha condannato la squadra gialloblu alla retrocessione. Dopo la partita di ritorno contro il Monopoli,nonostante la vittoria che però non è servita a ribaltare lo 0-3 incassato una settimana prima in casa, sono arrivate le dimissioni da parte del presidente Luigi Rapullino. Nella giornata di ieri restando in tema societario,abbiamo ricevuto un comunicato da parte dell’amministratore unico Vicky Di Bello,il quale ha fatto capire che la società è alla ricerca di nuovi soci,ma ha aperto le porte anche agli imprenditori isolani. C’è da dire che comunque chi voglia entrare a far parte dell’Ischia dovrà sempre dar contro a Di Bello, che tra tutti i soci ch’erano presenti all’interno della società e lui il vero artefice di questa retrocessione. Di Bello oramai rimasto completamente solo,si perchè dopo le dimissioni di Rapullino, anche il socio Colantonio che ha gestito il settore giovanile a Torre del Greco aveva un accordo per altri tre anni,ma la retrocessione in serie D,ha portato alla conseguenza dell’annullamento del contratto. L’amministratore ha fatto sapere che contatterà qualche studio legale,per cercare altri soci pronti ad entrare. Ma questo è un film che tutti abbiamo già visto e vissuto,come lo scorso anno quando si affidò allo studio del Dott. Giancarlo Senese a Napoli. Il tempo stringe, è bisognerà trovare nuovi soci pronti ad entrare con la speranza di gettare le basi e programmare qualcosa di importante,anche perchè se si vorrà tentare il ripescaggio in Lega Pro, i tempi sono davvero stretti. Ad aggiungere a tutto questo c’è anche il problema della fidejussione, il principale handicap. In questo momento di certo non si respira aria positiva,anzi l’incubo di non partecipare al campionato di Serie D incomincia ad essere realtà. Ci apprestiamo a vivere un’altra estate bollente,quale sarà il futuro dell’Ischia?
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