Ischia, i sindaci tuonano: “Soldi insufficienti per la ricostruzione”
La somma stanziata dal governo per la ricostruzione del territorio colpito dal terremoto, pari a 50 milioni di euro (di cui 10 milioni per il 2018, 20 milioni per il 2019 e 20 milioni per l’anno 2020), è ritenuta insufficiente dai sindaci dell’isola, i quali hanno dichiarato: “E’ di tutta evidenza che tale somma non solo sarebbe del tutto insufficiente per una seria ricostruzione, ma non consentirebbe neanche di iniziare. Ove mai dovesse essere fondata tale cifra – dicono i sindaci – significherebbe che a distanza di oltre due mesi, il nostro Governo ancora non ha ben chiaro cosa sia successo sull’isola d’Ischia. L’importo da assegnare deve essere proporzionato ai gravi danni subiti dalle tré comunità, per consentire ai cittadini, così duramente colpiti, di riappropriarsi del proprio territorio. I danni risultanti dall’analisi sommaria delle schede Aedes ammontano a oltre 600 milioni di euro solo per il patrimonio privato”. I sei sindaci ischitani, inoltre, hanno accompagnato tale richiesta tracciando anche un bilancio dei danni del sisma del 21 agosto: “2100 abitazioni danneggiate; 90 aziende (di cui 15 alberghi), tutte le scuole (15 edifici), le chiese (11 edifici), e molti edifici pubblici, dichiarati inagibili; 2600 sfollati; 780 lavoratori che hanno perso il loro impiego, per questa stagione e anche la prossima“. Infine i sindaci hanno concluso dichiarando di sentirsi discriminati rispetto al trattamento riservato alle zone della Toscana colpite da alluvione.
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