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Ischia, Rubino: “Credo fortemente nel progetto e tifo per questa maglia”

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ROMOZIONE-L’attaccante gialloblu Rubino ci parla dell’ultimo successo ottenuto dalla squadra grazie al suo primo gol e delle sue aspettative nella seconda parte della stagione

Che emozioni ho provato ad affrontare il Real Forio? Giocarci contro è stata una delusione,perché non è giusto io di Forio giochi contro il mio paese. Io volevo rappresentare la maglia del Forio. Le società purtroppo fanno i lori percorsi come anche i calciatori ed ora penso solo alla maglia dell’Ischia.

Simone Vicidomini– Un’Ischia con la i maiuscola ha battuto la corazzata Sant’Antonio Abate per 3-2 e a riaperto il campionato.  La squadra gialloblu, è stata la prima a sconfiggere la capolista abatese dopo 14^ giornate di imbattibilità. L’Ischia ritorna a giocare di domenica e supportata dai tifosi gialloblu,riesce a vincere una partita dalle mille emozioni e vietata ai deboli di cuore.  Un successo maturato con una squadra che ha messo in campo cuore,grinta , carattere e sofferenza fino alla fine. La miglior gara giocata da Del Deo & Co da inizio stagione.  La formazione di Ciro Bilardi riesce a trasformare una domenica fredda al “Mazzella” in un vero capolavoro. Tra i tanti protagonisti e migliori in campo,c’è sicuramente uno su tutti. Gerardo Rubino ,che ha messo a segno il calcio di rigore per il 2-0,trovando la prima gioia stagionale in maglia gialloblu. L’attaccante ex Puteolana arrivato nel mercato dicembrino è andato a rafforzare il reparto offensivo dove mancava un giocatore di ruolo e capace di trascinarsi il peso dell’attacco sulle sue spalle. Il classe 1995’,la scorsa stagione è stato uno dei protagonisti della salvezza miracolosa raggiunta da parte del Real Forio in Eccellenza,dove nella seconda parte di stagione ha dato il suo contribuito tra assist e gol. E pensare che quando giocava all’ombra del Torrione spesso e volentieri  non sono mancate le critiche a riguardo, in molti pensavo che fosse ormai un giocatore arrivato al termine della sua carriera. Per chi ben ricorda Rubino le risposte le ha date sul campo e non a caso è stato oggetto di desiderio di tante squadre durante il pre campionato. Il gigante isolano,però ad inizio stagione ha scelto di sposare il progetto in Eccellenza con la maglia della Puteolana 1902. Un progetto ed una piazza che puntavano a qualcosa di importante,che solo dopo pochi mesi si è arenato del tutto,che così ha spinto all’attaccante di scendere in Promozione e giocare nell’Ischia in una società seria e con un progetto molto molto ambizioso,ma soprattutto di far giocare per la maggior parte i giocatori isolani. Per commentare la vittoria della gara di domenica contro la capolista,abbiamo intervistato proprio l’autore del gol del 2-0, Rubino che ci ha parlato delle sue prime emozioni in maglia gialloblu e del prosieguo del campionato.

Rubino,due partite con la maglia dell’Ischia tra cui un’assist e il primo gol in maglia gialloblu tra cui molto importante. Si aspettava di avere questo inizio?

“L’esordio con la maglia dell’Ischia è avvenuto su un campo dove le condizioni climatiche erano proibitive proprio. Siamo riusciti a vincerla nel finale. Io sono uno che pensa sempre al collettivo. La cosa più importante è vincere e portare i tre punti a casa. Il gol realizzato domenica è stato importante,ma la prestazione collettiva è stata eccellente. Abbiamo giocato un primo tempo straordinario dove chiunque di noi poteva segnare”.

Cosa le ha spinto a scendere di categoria e soprattutto a sposare la causa gialloblu?

“ Ho scelto di sposare il progetto Ischia,perché in passato come voi sapete ho avuto una brutta esperienza. Sono retrocesso con questa maglia,anche se la società era diversa,i colori sono quelli. La mia è una scelta di rivincita. E’ un progetto davvero molto importante. Ho rifiutato Serie D ed Eccellenza per scendere in Promozione e credo in questo progetto e che si possa fare a lungo termine”.

A prescindere dalla maglia e della categoria,si sente l’uomo della provvidenza in questo momento?  L’Ischia cercava un’attaccante…

“Assolutamente no. L’attaccante è un ruolo strano. In un annata puoi fare 20 gol in un’altra puoi farne solo 1. Non penso che prima del mio arrivo non c’erano attaccanti,forse con il mio arrivo si è completata la rosa. Questo non sta me a dirlo ma agli addetti a lavori. Non sento assolutamente questo tipo di peso. I traguardi personali sono solo un pensiero che a me non mi sfiorano nemmeno”.

Prima dell’inizio dei campionati,lei aveva fatto la scelta di andare a giocare a Pozzuoli con la Puteolana 1902 essendo una società che aveva ambizioni importanti,che però solo dopo pochi mesi è svanito tutto. Cosa è successo esattamente?

“La mia scelta di andare a Pozzuoli e perché è una piazza importante. C’è un tifo che merita altri tipi di palcoscenici. I personaggi che comandavano questa società,dopo appena tre partite e sette punti ed aver vinto contro la Frattese (unica squadra a batterla) hanno deciso di litigare tra di loro,interrompendo questo pseudo progetto,lasciando allo sbando tutti. Noi abbiamo vissuto una situazione davvero incredibile è inutile spiegarla. Non avevamo vitto,ci manca qualche stipendio. Adesso penso solo al prosieguo del campionato con la maglia dell’Ischia”.

Quando ci sono stati i primi contatti con l’Ischia e mister Ciro Bilardi?

“Il mister mi ha chiamato già quest’estate. Ci siamo sentiti dove mi ha esposto il progetto,che poteva essere tra due o tre anni. Non c’èra un immediato arrivo. Avevo deciso di giocare una chance importante in una piazza calda. I numeri mi dicono no però le prestazioni dicono si,anche perché ho avuto tante chiamate. Ho fatto questa scelta già a dicembre perché credo fortemente e tifo per questa maglia”.

La vittoria contro il Sant’Antonio Abate vi da un po’ di responsabilità in più. La società ha fatto un bel po’ di tesseramenti nuovi nel mercato di dicembre e siete molto competitivi. Tra l’altro la classifica potrebbe accocciarsi ulteriormente perché il Sant’Antonio Abate potrebbe perdere con il Poggiomarino per il ricorso. Vi sentite in grado di vincere direttamente il campionato?

“Non esageriamo. Per adesso il nostro obiettivo è quello di fare i playoff. Già domenica sarà una partita importantissima perché il QuartoGrad sta a sette punti da noi,e vincendo vai a più 10 e quindi già sodilizzi la parte dei playoff. Poi inizieremo a pensare ad altro. Quel che arriva arriva,se la squadra è competitiva c’è la giocheremo fino alla fine con tutti”.

Le emozioni che ho provato al gol di domenica? “Ti dico la verità mi aspettavo di fare gol. Già all’esordio lo pensavo. Ultimamente ho una brutta sfida con i portieri (ride Rubino) Si è stato emozionante fare gol davanti ai propri tifosi.  I rigori però bisogna sempre calciarli non è detto che si segni sempre..

In questa stagione,ha avuto l’occasione di giocare contro la tua ex squadra il Real Forio. Cosa ha provato ad affrontare la squadra del suo paese che ha condotto ad una salvezza miracolosa?

“L’emozione che ho provato è stato un contrasto. A dirti la verità quella partita non l’ho sentita,ma ero un po’ dispiaciuto. Ad inizio anno avevo l’intenzione di rimanere  a Forio con un progetto importante e con una squadra più competitiva. Dopo le elezioni però hanno portato a lungo queste trattative e la squadra l’anno completata solo alla fine del mercato. Io già avevo scelto la soluzione migliore. Giocarci contro è stata una delusione,perché non è giusto io di Forio giochi contro il mio paese. Io volevo rappresentare la maglia del Forio. Le società purtroppo fanno i lori percorsi come anche i calciatori ed ora penso solo alla maglia dell’Ischia.

Cosa mi ha detto il Presidente D’Abundo? “Il presidente ha un bel progetto. Mi ha rappresentato alla società,la sede nuova. Il suo sogno è avere una rosa del tutto ischitana,naturalmente qualche innesto da fuori ci può stare,e a lungo andare di riportarla dove merita. Il progetto è solido e speriamo di fare un salto di categoria già quest’anno”.

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