S
ono giorni di fuoco sull’isola d’Ischia,per sapere il futuro dell’Ischia Calcio. L’estate è appena incominciata,ma la temperatura continua a salire, tra la situazione societaria che a breve potrebbe evolversi e il discorso ripescaggio,che tiene in fermento i tifosi. Sul nostro portale vi abbiamo già accennato,che l’Ischia era quasi sicura del ripescaggio in Lega Pro. Nella giornata di ieri,però sono stati comunicati i criteri precisi per i ripescaggi che vanno, a differenza di quanto previsto all’inizio. Il punto incriminato è quello del D5 del comunicato emesso dalla Federazione che recita così: “Le società che hanno scontato nelle stagioni sportive 2013/2014, 2014/2015 e 2015/2016 sanzioni per il mancato pagamento,nei termini prescritti,degli emolumenti dovuti ai tesserati,lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo o delle ritenute Irpef o dei contributi INPS o del Fonde Fine Carriera relative ai suddetti emolumenti,saranno computate ai soli fini della reazione della classifica finale,ma saranno in ogni caso escluse dal ripescaggio”. Un peccato di cui l’Ischia certamente si è resa protagonista al termine della stagione 2014/2015 che portò poi i gialloblu a ricevere ben tre punti di penalizzazione nello scorso campionato. La società,infatti presentò in ritardo la dichiarazione attestante l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi INPS relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati,lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo con riferimento alla mensilità di maggio e giugno 2015. Ora è la formula entro il termine prescritto ad essere equivoca e difficilmente interpretabile, In questo caso l’Ischia sarebbe esclusa per questo ritardo o il fatto di aver comunque presentato questa documentazione non è detto che non la possa far rientrare in gioco. Questa decisione però spetta alla Federazione. Il Cuneo ha già dichiarato tramite una nota sul sito ufficiale da parte del presidente,che non presenterà la domanda per il ripescaggio. L’Albinoleffe essendo già stata ripescata dovrà quindi ripartire dalla Serie D. Discorso diverso per L’Aquila,Pro Patria e Savona entrambe coinvolte nell’inchiesta della dirty soccer. La matricola Lupa Castelli invece, non ha uno stadio di sua proprietà. Questa norma D5, oltre all’Ischia,però escluderebbe anche il Melfi,che lo scorso anno ha ricevuto due punti di penalizzazione per vicende amministrative. Il comunicato emesso ieri, ha dichiarato che saranno tre le squadre ripescate dalla Lega Pro e tre dalla Serie D. Attualmente quindi solo la Lupa Roma sembra essere la favorita per essere ripescata,e quindi si andrebbero a ripescare cinque squadre dai dilettanti? Un altra soluzione è quella del ripescaggio a scorrimento,e quindi con Ischia e Melfi verrebbero prese in considerazione.
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