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Ischia, Mister Monti: “Questa squadra mi piace,possiamo dire la nostra”

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Ischia- La squadra isolana,agli ordini di Billone Monti e del suo staff si è radunata al “Mazzella” ieri per iniziare dopo le visite mediche svolte, gli allenamenti in vista della stagione 2019/2020 

Simone Vicidomini- L’Ischia nel pomeriggio di ieri ha iniziato il suo percorso per la scalata in Eccellenza,naturalmente un’obbiettivo che si dovrà conquistare sul campo. La squadra gialloblu,presente al completo al “Mazzella”, ha svolto le visite mediche e poi ha effettuato una prima sgambata, agli ordini del professor Michelangelo Di Maio, preparatore atletico del club. Sugli spalti un discreto numero di appassionati di tifosi, viste le grosse aspettative per questa stagione. Proprio di questo e di molto altro abbiamo parlato con il tecnico della squadra isolana,Monti che abbiamo intervistato a margine dei lavori. Ecco le sue parole.

Mister Monti, è il primo giorno di scuola per questa nuova Ischia. Quali sono le sue sensazioni? La immaginiamo abbastanza carico, anche dopo averla vista in un sereno colloquio con i calciatori nella saletta dello stadio…

Diciamo che non era carica la mia. Ho rivisto ragazzi che non vedevo da un po di tempo ed ho trovato per la prima volta qualcuno che non conoscevo. Ho cercato di mettere tutti e subito a loro agio per cercare di fargli esprimere le loro qualità. Sappiamo che c’è grande attenzione verso di noi. Da noi tutti si aspettano molto. Mi era stato chiesto di cercare di fare una squadra che lottasse per il vertice con la maggior parte di isolani. Anche se qualcuno non è potuto venire,penso di esserci riuscito con l’aiuto di Pino Taglialatela in primis e poi Peppe Scotti,che ci ha dato una grossa mano. Sono contento di questa squadra,anche se manca ancora qualcosa per poterci completare”.

Mister,quello che manca è solo il portiere under che stare cercando in terraferma,oppure le serve qualche altro puntello qua e la? 

“La questione è che manca qualche under in qualche ruolo specifico. Quelli che erano stati individuati sull’isola purtroppo non siamo riusciti a prenderli. Anche,se c’è difficoltà a reperirli sulla terra ferma perchè i classe 2001 vanno ancora a scuola e quindi per questo dovrebbero stare fissi sull’isola. Molti li abbiamo già persi proprio per questo motivo,ovvero perchè hanno preferito accasarsi in squadre di terra ferma”.

Mister sulla difficoltà di reperire under,specificamente classe 2001,pesa anche parecchio il dikat espresso dal presidente D’Abundo,che non vuole concedere vitto ed alloggio sull’isola ai calciatori dalla terra ferma. O no? 

“Il Presidente ha dato delle direttive,sia su questa questione che,tipo, quella di formare una squadra quasi esclusivamente ischitana. Noi ci siamo fino adesso attenuti a queste direttive. Va detto che sotto questo aspetto stiamo incontrando delle difficoltà. Abbiamo tentato per i due ragazzi del Barano,che potevano risolverci i problemi ma sono serviti a loro e non c’è li hanno dati. Questo è un problema non di poco conto da qui a 20-25 giorni,quando inizierà la Coppa Italia”.

Che idea si è fatto delle potenziali avversarie per la vittoria del campionato e di esso in maniera complessiva? L’Ischia pare essere la squadra con la rosa più omogenea,mentre le altre compagini che partiranno per vincere hanno tanti punti di forza ma anche punti deboli…

“Seguo un po tutto il tutto attraverso facebook o siti campani che si occupano di calcio dilettantistico,ma devo dire che la cosa non mi preoccupa. Non guardo gli altri,guarda la mia squadra,perchè ho cercato di costruirla secondo la mia idea di calcio. Fra mille difficoltà, fra l’altro,perchè farla con tutti calciatori isolani non era facile così come avere in determinati ruoli le giuste caratteristiche. Ripeto,credo di aver fatto, insieme ai miei collaboratori, un grande lavoro. A me la squadra piace nella sua composizione in base alle caratteristiche. Siccome mi piace, nel momento in cui andremo a lavorare non mi preoccuperò degli altri. Questo non significa che noi siamo migliori di tanti altri,perchè in terra ferma faranno tante squadre forti, però sicuramente sono sicuro di potermela giocare. Poi, 1 punto sopra, 2 sotto o 5 sopra non so, ma sono convinto che fra noi ed altre squadre forti non ci sarà un divario di 10-15 punti “.

Però, forse siete la candidata principale alla vittoria finale. Poi, certamente, sarà il campo a dire se era giusto o meno affermarlo…

“Non so se siamo i più forti. Lo dite voi e possono dirlo anche altri. A me non preoccupa più di tanto,perchè essere considerata una candidata o l’unica o migliore per la vittoria finale,significa che molte volte quando andremo a giocare molti ci temeranno. Non è un problema questo. Abbiamo costruito questa squadra per tentare di vincere significa che devi avere un gioco e fare gioco,oltre ad avere la personalità per offendere l’avversario”.

C’è un minimo di rammarico per non poter usufruire del ripescaggio,visto che ormai la cosa è ufficiosa e diverrà presto ufficiale? 

“In me,devo dire,proprio un minimo. Perchè, conoscendo un po le dinamiche dei ripescaggi e sapendo che la nostra matricola è quella della Sangennarese, ci avevo riposto pochissime speranze. Perchè per quanto aiuto si possa avere ci sono dei punteggi da rispettare”.

Mister sarebbe bello vincere un campionato con una squadra quasi interamente composta da ischitani…

“Noi ci tenteremo in tutti i modi possibili. Mi auguro che ci sia un campionato con meno infortuni possibili nella mia rosa,perchè sono convinto di aver preso tutti giocatori bravi per la categoria”.

Non a caso ha scelto,Michelangelo Di Maio,che il top nel campo, per quanto riguarda la preparazione atletica della squadra…

“Michelangelo Di Maio è stato con me,con l’Ischia 10 anni fa. Poi le nostre strade si sono divise perchè in molte squadre non c’era la possibilità di prendere un preparatore atletico per via dei costi ed altre ragioni. Molte volte si doveva fare il preparatore,il magazziniere…”.

Proprio per questo,quello di Ischia è l’ambiente ideale per poter vincere un campionato. Parlo dell’organizzazione societaria,delle strutture e via discorrendo. O mi sbaglio? 

“Ischia è un ambiente ideale per fare calcio. Negli anni, a parte questa società,ha mantenuto la mentalità del professionismo. L’esempio più lampante è che nella sua storia, in tutte le categorie fatte, dalle prime alle ultime,l’Ischia ha sempre avuto lo stesso magazziniere. Ed avere un magazziniere che ti cura il vestiario, lo lava, lo mette a posto e lo fornisce ai calciatori senza che questi debbano portare nulla,significa avere una mentalità professionistica. Ci sono tante altre cose,insieme a questa. Per me,che per questioni di lavoro non posso più allenare in terra ferma,venire al campo, trovare ogni persona ad occuparsi di un qualcosa, è una grandissima cosa. Mi toglie tanti pensieri,preoccupazioni e mi lascia concentrarmi solo sul campo”.


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