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Ischia, Buonocore: ” L’isola ci stia vicina in questo momento,vogliamo salvarci “

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Foto di Franco Trani
Foto di Franco Trani

L’Ischia Isolaverde continua la preparazione in vista della partita di andata per i play-out contro il Monopoli,in programma sabato 21 maggio alle ore 16:00 allo stadio Mazzella. Terzo giorno di lavoro per il duo Di Meglio-Buonocore. La squadra ha disputato un amichevole contro la Nuova Ischia terminata sul risultato di 5-0. Al termine del test disputato,in sala stampa è arrivato Enrico Buonocore ex bandiera dell’Ischia e non solo,e ora allenatore insieme a Gianni Di Meglio sulla panchina dei gialloblu per cercare una storica salvezza. 

M

ister,ci può fare il punto sulla situazione in generale della squadra?

“Abbiamo solo Moracci e Savi. Quest’ultimo credo che abbia finito il campionato,mentre Moracci speriamo di recuperarlo per l’ultima partita. Spezzani sta abbastanza bene. Pepe,invece non è al massimo della condizione,però è un calciatore importante che in queste due partite ci potrà dare una grossa mano”. 

Oggi nel test disputato contro la Nuova Ischia,avete impostate la difesa a 3. Continuerete a lavorare con questo sistema di gioco?

“E’ importante non fare confusione. Ora abbiamo iniziato questa cosa,se non ci saranno grossi problemi pensiamo di continuare su questa strada”. 

Insieme a Gianni Di Meglio,arrivate in una situazione molto deficitaria,dopo tre giorni di allenamento,quanto è impossibile questa missione di salvare la categoria?

“Prima di arrivare qui sapevamo com’era la situazione ma tutt’ora. Al di là dei questo,abbiamo accettato perchè siamo di Ischia. Conosciamo tutta la situazione che c’è stata quest’anno,anche io non venivo al campo per tutto quello che è successo. Quindi,al di là della squadra vorrei soffermarmi sulla vicenda che riguarda i tifosi. Una cosa che mi preme dire: gli ischitani hanno subito tantissime cose durante tutto l’arco della stagione,e hanno ragione al 100%. Anche io sono ischitano e capisco la situazione. Però noi ora siamo qui,per fare queste due partite. Ci abbiamo messo la faccia. Sappiamo che non è facile,forse io e Gianni siamo un pò incoscienti. Oppure lo facciamo perchà da calciatori abbiamo vissuto queste situazioni difficili,anche se nella mia carriera ho fatto sempre play-off e mai play-out. In un’altra situazione o in un’altra piazza non avremmo accettato,mentre ad Ischia c’è stata data questa possibilità che in molti non avrebbero accettato. Quando siamo andati a parlare con la società,loro hanno capito gli errori che hanno commesso. E’ anche un gruppo societario giovane,sono alla prima esperienza nel calcio. In una situazione  del genere a volte può capitare di fare tanti errori. Però adesso noi siamo qui. Ci sono tanti amici miei che sono tifosi dell’Ischia e che non entreranno allo stadio. Io li capisco,se ora non fossi qui a parlare da allenatore non entrerei neanche io allo stadio. Però poi c’è un altro fattore,cioè che siamo ischitani e che dobbiamo cercare di salvare questa squadra. Spero che sabato ci saranno tante persone,perchè per noi è molto importante. Al di là di questo,massimo rispetto per chi non entrerà sabato. Io e Gianni vogliamo vivere questa situazione e sperare in una salvezza”.

Come giudichi la stagione dell’Ischia quest’anno?

“In questo campionato ho visto poche partite. Ora stiamo recuperando,insieme a Gianni abbiamo già visto i video di tante partite dell’Ischia. Sappiamo delle nostre difficoltà,vederle per capirle è molto importante. Però ci concentriamo anche sul Monopoli,e stiamo cercando di aiutarci in questo senso”.

C’è qualcosa che temete del Monopoli?

I due attaccanti sono molto bravi. E’ una squadra molto fisica,non velocissima dietro: Però sono molto compatti,con questi due attaccanti che non fanno un grande movimento però sono molto pericolosi. Quando arriva la palla fuori area si sanno muovere,sono molto esperti.Quindi bisognerà stare attenti a questi due giocatori (Croce e Gambino).

Questo è un motivo in più,nello schierare la difesa a tre per togliere profondità a Croce e Gambino del Monopoli?

“La nostra è una squadra che ha subito tanti gol giocando con la difesa a quattro. Quindi abbiamo pensato di cambiare anche per questo. Magari stando più vicini e provando a raddoppiare. Poi dopo si può pensare tutto o niente,è sempre il campo a dire se abbiamo avuto ragione o meno”. 

Quante possibilità ha l’Ischia di salvarsi?

“In questo momento,siccome giochiamo la partita di ritorno fuori casa,abbiamo il 40% di possibilità di salvarci contro il loro 60%. Forse ho esagerato? (ridendo)…Hanno anche il vantaggio di poter fare due pareggi per salvarsi,mentre noi dobbiamo per forza vincere una partita”.

Sono passati tre giorni da quando siete alla guida dell’Ischia,avete lavoro molto sulla tattica e con esercizi atletici. Come potete incidere in questi giorni sopratutto sotto l’aspetto mentale. Una squadra che comunque durante l’arco della stagione in campo ha mostrato prestazioni buone ma spesso nel secondo tempo crollava sprecando tutto.

“In poco tempo bisogna lavorare sulla testa,devi ridare la giusta convinzione ai calciatori e lavorare a livello tattico. Ma bisogna lavorare molto a livello mentale. Gli puoi dire di tutto,anche su come schierarsi in campo però dopo devono essere loro a crederci. Penso che al di là della differenza dei punti del campionato,credo che la stagione dell’Ischia non sia stata buona a causa di parecchi problemi anche a livello societario. E’ una cosa che ha influito sul rendimento dei calciatori. Di solito le squadre che vincono i campionati hanno una società importante. Certo,poi bisogna avere anche calciatori forti ed un grande allenatore. Però prima ci vuole una società all’altezza,che faccia le cose fatte bene”.


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