Isa Danieli in “Raccontami. Una passeggiata devota” (Recensione)

Castellammare, 4 gennaio 2001 Teatro Supercinema, recensione dello spettacolo: Isa Danieli in “Raccontami. Una passeggiata...

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Castellammare, 4 gennaio 2001 Teatro Supercinema, recensione dello spettacolo: Isa Danieli in “Raccontami. Una passeggiata devota”.

Isa Danieli in “Raccontami. Una passeggiata devota”

Grandi applausi ieri sera al Teatro Supercinema per Isa Danieli che, in “Raccontami. Una passeggiata devota”, ha riproposto sulla scena i più bei personaggi delle opere teatrali di cui è stata negli anni insuperabile interprete.
Personaggi intensi, carismatici, dalla potente drammaticità, che l’hanno consacrata signora indiscussa del teatro italiano e attraverso i quali l’attrice ha ripercorso le tappe della sua fortunata carriera.
Un viaggio a ritroso nel tempo, per rendere omaggio ai grandi maestri coi quali ha lavorato e che le sono rimasti nel cuore, una passeggiata appunto “devota”: da Eduardo De Filippo ad Annibale Ruccello, da Manlio Santanelli a Ugo Chiti, da Enzo Moscato a Roberto De Simone.
Così rivivono sulla scena la “Regina Madre” di Manlio Santanelli, che racconta al figlio il primo incontro col padre, un incontro non convenzionale per il suo comportamento considerato all’epoca spregiudicato e trasgressivo.
Non convenzionale anche il racconto dell’adolescente Miriam, madre di Cristo che, in “In nome della madre” di Erri De Luca, partorisce da sola in una stalla, senza l’aiuto di nessuno, restituendoci l’immagine di una donna indipendente che risolve i problemi da sola, così diversa da quella tramandataci dalla tradizione.
La .Donna Clotilde in “Ferdinando” di Annibale Ruccello, il grandissimo e compianto autore stabiese, è la baronessa borbonica in decadenza che disprezza la nuova cultura affermatasi dopo l’unificazione d’Italia e pretende, andando controcorrente, che si parli esclusivamente in napoletano.
La Chiarina di “Bene mio e core mio” del grande Eduardo è la donna che si è sacrificata per la famiglia e che ora rivendica prepotentemente il suo ruolo di padrona di casa di fronte ad un ipotetico matrimonio del fratello.
Con Nanà di “Luparella” di Enzo Moscato, l’attrice ci fa rivivere gli orrori della seconda guerra mondiale, la ribellione della donna che arriva a commettere un omicidio, mentre in “Allegretto (per bene…ma non troppo) di Ugo Chiti, racconta delle violenze maschili che hanno spinto Domenica a diventare una prostituta.
Un excursus di personaggi femminili di grande spessore drammaturgico, che incarnano l’evoluzione della donna nella società italiana del Novecento. Donne coraggiose che, relegate a ruoli subalterni, lottano contro i pregiudizi, si ribellano alle grette convenzioni di una società oppressiva e profondamente in crisi.
Il reading si conclude con un testo di Di Roberto De Simone, l’autore de “La gatta Cenerentola”, il capolavoro teatrale che ha fatto conoscere la Danieli al grande pubblico. Di De Simone, l’artista recita “Dedica segreta”, un toccante j’accuse sulle violenze e le prevaricazioni perpetrate ai danni delle donne fin dalla notte dei tempi.
Un’interpretazione magistrale, che ha tenuto il pubblico col fiato sospeso, emozionato per la straordinaria forza espressiva e per la carica umana dell’artista, una delle più grandi attrici del teatro contemporaneo.

Adelaide Cesarano

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