Irpef – Negli ultimi tre anni, secondo i dati della Uil, il gettito dell’addizionale comunale è salito dai 4 miliardi del 2013 ai 4,4 del 2015. Una famiglia media paga 216 euro a Roma e 192 a Napoli, Torino e Milano
ROMA – Irpef – Il recente rapporto dell’Ocse, dedicato al “Taxing Wages” ha ricordato come il peso delle tasse sulla busta-paga degli italiani sia ancora molto alto. Il cosiddetto cuneo fiscale, cioè la somma di imposte e contributi che pesano sullo stipendio a fine mese, è ormai quasi al 49 per cento e questo ci pone al quinto posto tra i 34 paesi industrializzati analizzati dall’organizzazione di Parigi. Certamente il problema è stato affrontato con l’operazione 80 euro: l’operazione-bonus, sebbene scattata già nel 2014 anno cui si riferisce l’indagine Ocse, viene contabilizzata come una spesa e non contribuisce ad abbattere, come sarebbe giusto, quel dato del 49 per cento. Non si scorge neppure l’abbattimento del costo del lavoro dall’Irap, a pieno titolo nella partita del cuneo fiscale, perché è scattato pienamente solo dal 2015 e i dati dell’Ocse sono realtivi al 2014.
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a detto tutto questo e ricosciuta l’azione del governo cui non danno il giusto merito i dati dell’Ocse, resta fatto che il lavoratore medio continua a sobbalzare ogni volta che getta gli occhi sulla propria busta paga. Soprattutto se guarda a quelle due “caselline” dello stipendio che riguardano le addizionali Irpef locali e che entrano anch’esse a pieno titolo nella partita cuneo. Anche in questo caso non si deve dimenticare che è in atto un blocco a partire da quest’anno delle tasse locali, deciso con la legge di Stabilità e bisogna anche riconoscere che la situazione dei sindaci, oppressi dai tagli, è quanto mai difficile.
Tuttavia l’aumento c’è stato e il torchio delle tasse locali stringe sempre di più: se prendiamo ad esempio il gettito dell’addizionale comunale Irpef scorgiamo che negli ultimi tre anni, secondo i dati della Uil servizio politiche territoriali, è salito del 10 per cento dai 4 miliardi del 2013 ai 4,4 del 2015. Una famiglia media, che sarà chiamata alle urne nel prossimo giugno per le elezioni municipali, paga – sempre secondo la Uil – 216 euro a Roma e 192 a Napoli, Torino e Milano. Il peso delle addizionali – aspetto che non sempre viene considerato – è assai più doloroso delle aliquote nazionali Irpef: perché le aliquote nazionali vengono applicate dopo le detrazioni per reddito da lavoro dipendente che entrano in ciascuna busta paga mentre le addizionali vengono calcolate sull’imponibile pieno. Tutti si augurano che il torchio venga allentato e che magari l’argomento diventi oggetto di campagna elettorale, accanto a tanti altri temi importanti.
vivicentro.it-economia / larepubblica / Irpef, il torchio delle addizionali locali sulle buste paga di ROBERTO PETRINI
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