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Castellammare di Stabia

Io so io e parcheggio dove mi pare

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Quanta ragione ha avuto Abraham Lincoln nel dire:

“Meglio tacere e dare l’impressione di essere stupidi, piuttosto che parlare e togliere ogni dubbio!”.

Pari realismo, sempre attuale, è stato espresso da Paulo Coelho in merito all’arroganza quando ebbe a dire:

“L’arroganza può portarci a umiliare un nostro simile. L’eleganza ci insegna a camminare nella luce”

come anche Confucio (e qui credo che ci sia poco da discutere) che ebbe a dire:

“L’uomo superiore è calmo senza essere arrogante; l’uomo da poco è arrogante senza essere calmo”.

Magari ora vi starete chiedendo: ma perché (questo) le ricorda e riporta? Orbene, la risposta è semplicissima.

Anzitutto, mai massime furono più conforme alla realtà e mai, come queste, hanno avuto tante quotidiane conferme, poi…..

Poi un’ennesima conferma è giunta proprio ieri, con la vicenda di quell’imprenditore napoletano (tale si autodefinisce vantandosi anche di “fare 200 dipendenti”) che, dopo aver parcheggiato con la Ferrari in un posto riservato ai disabili, non solo non si scusa ma, addirittura, non ha nemmeno la decenza di far decantare la cosa per cui, con la stessa “arroganza” con la quale ha parcheggiato laddove non è consentito a chiccessia (foss’anche un cinquantino scassato e non solo a chi va in giro in Ferrari), contrattaca, si dichiara offeso e diffamato ed afferma:

(ASCOLTA  o leggi)

“Allora, volevo dedicare questa storia al consigliere regionale Francesco Borrelli, dove si crede che lui è Masaniello, dove praticamente ieri io ho pubblicato post dove io mi fermo un attimo sul posto dei disabili con la Ferrari, e lui ha pubblicato sto video infangando la mia persona e adesso hai pure cancellato il post. Ti volevo dire che presto presto presto ci vediamo in tribunale. è inutile che hai cancellato il post, dove sei consigliere in una città dove non funziona niente, il sottoscritto fa 200 dipendenti tutti messi a posto”

Che dire! Sorvolando su tante cose e con il pensiero che, non ultimo, va anche all’attacco fatto al 15enne di Torre Maura per il suo: “A me non sta bene che no” che, pur essendo un PERFETTO intercalare romano, è stato attaccato da tanti presunti professori dell’accademia della crusca (in verità, al massimo, della crusca che mangiano gli animali, non l’esimia accademia), si evince subito che,  come si suol dire, con una fava (il suo video e la sua risposta di cui sopra) indiscutibilmente ha preso non due, ma addirittura tre piccioni (la conferma alle tre massime di cui all’inizio).

Altro non credo che valga la pena aggiungere ma,  per diritto di replica, dò spazio anche al quanto, civilmente e con proprietà di linguaggio,  il consigliere Francesco Borrelli ha detto in risposta alla serie di improperi dell’esimio imprenditore (di cui sopra)  che, tanto per far buon peso, ha pensato doveroso e cosa chic (‘na sciccheria, riportandoci al vernacolo napoletano) di aggiungere anche, in conclusione, un attacco a sfondo sessuale riportandosi così  anche all’altezza della famosa scenetta del Marchese del Grillo dove, alla fine, dice:

“io so io e voi non siete un cazzo”

ma quello era un film, questa, purtroppo, è stata(triste) realtà.

Ciò premesso, questo è il commento di Borrelli al quale non penso proprio che si possa aggiungere altro:

“In soli due video è riuscito a sintetizzare perfettamente l’inciviltà che combattiamo.

Alla guida senza cintura, mentre fuma una sigaretta che lancia poi dal finestrino, si riprende con lo smartphone distogliendo lo sguardo dalla strada.

Sommando il turpiloquio, le minacce e le offese, che sono proseguiti anche attraverso dei messaggi ai miei profili social, direi che questo individuo non avrebbe potuto fare di peggio.

Ci riserviamo di tutelarci in tutte le sedi.

Questo tipo di mentalità lascia basiti. Tale individuo, tra l’altro, si presenta come un imprenditore con circa duecento dipendenti regolarmente contrattualizzati, quasi come se volesse presentare tale dato come un lasciapassare per fare quello che gli pare.

Gli facciamo notare che il rispetto delle regole è uno dei principi cardine in uno stato di diritto e non una magnanima concessione.

Stigmatizziamo inoltre le frasi gravemente omofobe del secondo video, perfettamente rappresentative del modo di pensare e di vivere di questo signore.

Purtroppo alcune persone si comportano come se vigesse la legge della giungla. Messi davanti ai loro atteggiamenti incivili e prevaricatori non trovano di meglio che offendere”.

E questo è!

Come dargli torto? Impossibile e quindi, ancora una volta, non si può non lasciare la parola (voce) a Battiato e al mio mantra:

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