I vice coordinatori del Movimento che fa capo De Magistri, intervistati da ViVicentro. Linee guida difendere la Costituzione, la democrazia e il Bene Comune
Intervista ai vice coordinatori di demA Buonocore e Benvenuto
Castellammare di Stabia – Abbiamo incontrato i due vice coordinatori del Movimento demA, Massimo Buonocore, artigiano nel settore della carpenteria metallica ed Eugenio Benvenuto docente di sostegno presso il Liceo Plinio, per proseguire il nostro percorso di racconto degli avvenimenti politici cittadini, provando appunto, a inserire, periodicamente, interviste a politici e dirigenti di partiti e movimenti, per conoscere le loro attuali posizioni politiche locali, gli obiettivi, quando riusciamo a farli emergere, possibili giudizi, critiche o condivisioni.
Il Movimento demA (Democrazia e Autonomia), movimento che fa capo al sindaco di Napoli De Magistris si costituisce a Castellammare nel 2018 su iniziativa di un gruppo di cittadini, non sentendosi rappresentati da nessuno, “in presenza di un deserto politico – hanno affermato i due esponenti politici – e con la voglia di fare e di impegnarsi nel e sul territorio, rifacendosi e condividendo il progetto di De Magistris nei suoi fondamentali principi”.
P
er contrastare la sempre più pericolosa deriva xenofoba, per difendere la Costituzione, la democrazia e il Bene Comune, che costituiscono, hanno aggiunto, una priorità, un impegno costante e non rinviabile.
Uno dei temi che il Movimento ha messo in campo nel recente passato, quello dell’acqua pubblica.
Seguendo il modello Napoli, contro la privatizzazione di questo prezioso bene che registra tariffe alle stelle, mancata manutenzione, deficit e problemi nell’erogazione, “per una gestione senza controllo – hanno affermato – senza un preciso indirizzo politico per ritardi dell’Ente Regione, per una serie di conflitti d’interessi. Il tutto che non tiene conto della volontà dei cittadini espressa e scaturita dal referendum che si è tenuto nel recente passato”.
Aggiungono a tale proposito che il movimento si adopererà per l’applicazione della legge regionale n.15 del 2015, che prevede in Campania un solo gestore.
Quali sono gli altri problemi che in questo breve tempo dalla vostra costituzione a Castellammare avete affrontato?
“Con determinazione abbiamo contestato, e continuiamo a essere sulla stessa posizione, la chiusura della linea ferroviaria e contro ogni mira speculativa del tratto costiero. Noi siamo per l’incremento della tratta che è, tra l’altro, uno dei percorsi più belli d’Italia.
Pensiamo che se un servizio lo fai funzionare male, avrai inevitabilmente meno utenze e dunque decidi di eliminarlo. C’è una precisa volontà in questa operazione che periodicamente emerge”.
Altre questioni sono state motivo di una vostra attenzione?
“Bonifica dell’arenile e la sua fruibilità. E’ uno dei tanti beni comuni che non devono essere protetti da fini speculativi.
Occorre che il tutto sia analizzato e studiato per affrontare la problematica con serietà e trovare idonee soluzioni. Siamo per un progetto dove si deve tener ben presente l’impatto ambientale. Avvicinamento al mare con la realizzazione di una vegetazione mediterranea, zero cemento, ma solo materiali naturali. Condividiamo l’idea del giardino mediterraneo proposta dall’architetto Fuksas”.
Qual è il vostro pensiero sull’allontanamento della gente dalla politica?
“La politica deve parlare alle persone assumendo un senso pedagogico. La gente è sfiduciata dalla politica e di gran parte dei politici attuali; è disorientata e mancano quelli che erano i campi intermedi che collegavano la base con i vertici e i riferimenti politici territoriali, come le sezioni, e i sindacati”.
E a Castellammare?
“Identiche motivazioni aggravate dalla pesante presenza di illegalità”.
Proviamo ad affrontare qualche tema locale come ad esempio le terme?
“Per quanto attiene le Nuove Terme, pensiamo che ancora tutto possa essere possibile. Bisognerebbe aprire un dialogo serrato e serio con la Regione Campania, con la Città Metropolitana e l’ASL per un progetto di fruizione delle acque e attivazione di un centro di riabilitazione fisioterapica.
Sarebbe nel tempo un risparmio se pensiamo che in Campania, escluso soli tre centri di riabilitazione fisioterapica, tutto il resto e in mano ai privati e dunque elevati costi per l’ASL”.
E per le Vecchie Terme?
“Manca la volontà politica. Si sta temporeggiando inutilmente, Basterebbe relativamente poco per riattivarle e sarebbe un bene per la città anche in relazione all’aspetto turistico che tende a svilupparsi ogni anno di più”.
I rifiuti, altra preacrietà presente. Ne parliamo?
“Non c’è molto da dire. La situazione è sotto gli occhi di tutti. Mancano i controlli da parte dei tecnici incaricati”.
Altra questione importante e non più rimandabile è la mobilità. A tale proposito qual è il vostro pensiero?
“Pensiamo che prioritariamente vadano realizzati due grossi parcheggi in periferia, ai due ingressi della città, collegati con il centro attraverso navette.
Occorrerebbe intensificare i mezzi pubblici, più piccoli e sicuramente con una maggiore frequenza. Ridurre la densità del traffico in città significa anche porre attenzione all’aspetto ambientale, problema non trascurabile visti l’aumento di malattie legate all’inquinamento causato anche dal traffico automobilistico”.
Una città più ambientalistica, è quanto affermano Buonocore e Benvenuto, manca il verde sia in villa che è malamente posizionato o mancante in alcune parti della stessa, ma anche nel resto della città. Esiste un progetto della Città Metropolitana, ci informano, denominato “Ossigeno Bene Comune” che prevede la piantumazione in tutta la provincia, di tantissimi alberi. Occorrerebbe collegarsi a questo progetto per rendere più vivibile e respirabile Castellammare.
Nell’immediato futuro a cosa state pensando?
“E’in fase di osservazione e studio un progetto per il recupero di spazi abbandonati da restituire alla città affinché possano essere utilizzati per attività culturali, sociali e per ragazzi a rischio”.
Per concludere questa nostra chiacchierata, a livello locale come vi collocate attualmente e nel prossimo futuro?
“La nostra principale direttiva è operare sul territorio provando a collegarci con i cittadini e con loro elaborare idee e proposte. Vigilare anche su quanto accade e viene proposto dall’amministrazione comunale ma anche dalle forze di opposizione che a volte sembrano non assolvere al loro ruolo.
Staremo in campo anche quando ci saranno le prossime elezioni amministrative e valuteremo allora la situazione con l’obiettivo di avere nelle istituzioni locali un nostro rappresentante”.
Ringraziamo per la disponibilità i due vice coordinatori e continueremo, sia pure sinteticamente e tutt’altro che in maniera esaustiva, a riportare pensieri e posizioni delle tante altre articolazioni politiche presenti sul territorio, con l‘obiettivo di rileggerli al momento opportuno con la consapevolezza della velocità con cui, appunto, pensieri e posizionamenti cambiano.
Giovanni Mura
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