ll Segretario generale dello Snals-Confsal, Elvira Serafini, da due anni alla guida del sindacato e impegnata in prima linea per la difesa della professionalità dei docenti e di tutti i lavoratori dell’Istruzione, era presente ieri a Napoli in Piazza del Plebiscito per la grande manifestazione del 1° maggio.
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a Serafini ha gentilmente risposto ad alcune domande su tematiche di grande interesse per i lettori di Vivicentro.it.
D: Nel patto sociale firmato lo scorso 23 aprile a Palazzo Chigi col premier Conte e il ministro della Pubblica Istruzione Bussetti, il governo ha manifestato una certa apertura nei confronti dei lavoratori della Scuola…
R: Sì, ma il nostro comparto negli ultimi anni è stato quello meno considerato e i problemi da risolvere sono tanti, per cui ci saranno vari incontri col governo, nei quali ci imporremo per vedere riconosciuti i diritti di tutti i lavoratori della Scuola, dell’Università, della Ricerca, dell’Afam.
D: Dei quattro punti per i quali era stato indetto lo sciopero del 17 maggio, poi revocato, su quali di essi si potrebbe essere più vicini ad un accordo? Il rinnovo del contratto, per esempio. È vero che ci sarà un adeguamento stipendiale di una certa consistenza?
R: Per quanto riguarda il contratto, il Governo si è impegnato nella Legge di Bilancio a trovare maggiori risorse per portare gli stipendi dei lavoratori del nostro comparto alla media di quelli europei. Bisognerà reperire i fondi, ma l’impegno c’è, e noi vigileremo affinché venga rispettato.
D: Sull’annoso problema della stabilizzazione dei precari, che novità ci sono?
R: I precari attualmente rappresentano il 65-70% dei lavoratori della Scuola ed è giusto che vengano stabilizzati. Per i precari con 36 mesi di servizio ci sarà un percorso agevolato per l’immissione in ruolo. Ai tavoli tecnici troveremo una soluzione anche per i docenti inseriti con riserva e quelli di ruolo che ora non possono partecipare, pur avendone titolo, ad un percorso abilitante.
D: Per quanto riguarda la paventata ipotesi di regionalizzazione della Scuola?
R: Lo Snals-Confsal dice fortemente No alla regionalizzazione della Scuola. Già dal mese di ottobre abbiamo fatto partire una petizione, proprio dallo Snals di Napoli, per la quale sono state raccolte moltissime firme e continueremo a raccoglierle, anche qui oggi in Piazza Plebiscito. A noi interessa che l’Istruzione rimanga qualitativamente uguale per tutti. Non è possibile poi che i nuovi dipendenti della Scuola debbano avere un contratto diverso, con nuove regole e nuovi orari di lavoro!
D: Perché è importante che il Governo si faccia carico di queste problematiche, facendo il possibile per risolverle?
R: Perché noi siamo il midollo dell’Italia e, se non si cura l’istruzione, la ripresa economica non ci sarà mai!
Adelaide Cesarano
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