INPS – Coordinamento Generale Statistico attuariale. Osservatorio sul Precariato. Dati sui nuovi rapporti di lavoro.
REPORT MENSILE: GENNAIO – DICEMBRE 2018
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LA DINAMICA DEI FLUSSI
Complessivamente le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, nel 2018 sono state 7.424.000: sono aumentate del 5,1% rispetto al 2017. In crescita risultano i contratti a tempo indeterminato (+7,9%), i contratti a tempo determinato (+4,5%), i contratti di apprendistato (+12,1%), i contratti di lavoro stagionale (+6,4%) e i contratti di lavoro intermittente (+7,9%); i contratti in somministrazione risultano pressoché stabili (+0,5%). Per le assunzioni in somministrazione e a tempo determinato la fase di crescita si è conclusa tra luglio e agosto 2018: per i contratti a tempo determinato si registra una dinamica negativa nell’ultimo bimestre; per i contratti di somministrazione il calo è netto e rilevante (attorno al 20%) a partire da agosto.
Nel 2018 si registra, rispetto al 2017, un importante incremento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, che risultano quasi raddoppiate (da 299.000 a 527.000: +228.000, +76,2%). Il trend di crescita, già elevato fin dai primi mesi dell’anno, evidenzia un’ulteriore accelerazione nell’ultimo bimestre con incrementi tendenziali superiori al 100%. Nel 2018 risultano in contrazione, invece, le conferme dei rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (-13,1%): tale flessione può essere ricondotta alla scadenza del triennio formativo degli apprendisti assunti nel 2015, anno in cui, a causa della possibilità di utilizzo dell’esonero triennale, le assunzioni con contratto di apprendistato si erano notevolmente ridimensionate.
Le cessazioni nel complesso sono state 6.993.000, in aumento rispetto all’anno precedente (+6,0%): a crescere sono le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti a termine, soprattutto i contratti intermittenti e in apprendistato, mentre sono diminuite quelle di rapporti a tempo indeterminato (-3,1%).
Nel report le tavole trimestrali consentono l’analisi in dettaglio della dinamica dei flussi di attivazione e di cessazione dei rapporti di lavoro in relazione a dimensione aziendale, tipologia oraria, tipologia cessazione, tipo di agevolazione contributiva.
In particolare, per quanto riguarda le assunzioni distinte per classe dimensionale, le imprese con oltre 100 dipendenti hanno evidenziato gli andamenti comparativamente migliori nella prima parte dell’anno e peggiori nella parte finale del 2018.
Quanto ai motivi di cessazione nel 2018 sono diminuiti, rispetto al 2017, i licenziamenti economici mentre sono aumentati licenziamenti disciplinari, dimissioni e risoluzioni consensuali.
Infine si segnala che nel 2018, su un totale di 2.123.000 nuovi rapporti a tempo indeterminato (incluso l‘apprendistato), i rapporti agevolati risultano pari a 644.000 (poco meno di un terzo), di cui 123.000 dovuti all’esonero strutturale giovani under 35 previsto dalla legge di stabilità 2018.
LA CONSISTENZA DEI RAPPORTI DI LAVORO
Su base annua il saldo consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a dicembre 2018 risulta positivo e pari a +431.000 di poco inferiore a quello del 2017 (+466.000).
I saldi tendenziali per le diverse tipologie contrattuali attestano un andamento sempre positivo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+200.000, in accelerazione a fine anno), per l’apprendistato (+81.000: livello tendenziale stabile nell’ultimo trimestre) e anche per i contratti in somministrazione. Positivi ma in forte e progressiva diminuzione i saldi annualizzati dei rapporti di lavoro a tempo determinato; dello stesso segno ma con un’intensità meno pronunciata risultano i saldi tendenziali per il lavoro intermittente.
IL LAVORO OCCASIONALE
La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO), a dicembre 2018 si attesta intorno alle 21.000 unità (erano poco meno di 19.000 a dicembre 2017); l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 289 euro.
Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a dicembre 2018 essi risultano circa 8.000 (contro circa 3.000 a dicembre 2017); l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 247 euro.
I dati completi sono consultabili sulla home page del sito istituzionale dell’Inps (www.inps.it) nella sezione Dati e analisi/Osservatori Statistici, report dal titolo “Osservatorio sul precariato”
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