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INPS – Aggiornamento Osservatorio Reddito di Inclusione al 23 aprile 2019

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OSSERVATORIO STATISTICO – Nuclei beneficiari e persone coinvolte. Mesi di competenza gennaio 2018-marzo 2019 – Dati provvisori aggiornati al 23 aprile 2019

Reddito di inclusione

1

. ASPETTI NORMATIVI

Il Reddito di inclusione (ReI) è una misura di contrasto alla povertà dal carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica del nucleo familiare. Dal 1° gennaio 2018 ha sostituito il SIA (Sostegno per l’inclusione attiva).

Il ReI si compone di due tipologie di intervento:
 un beneficio economico, erogato mensilmente;
 un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia dei servizi sociali del Comune.
Il nucleo beneficiario deve soddisfare requisiti reddituali (1), di cittadinanza e residenza, di compatibilità (2) e, fino al 1° luglio 2018, anche requisiti familiari: presenza di un minorenne, di una persona disabile, di una donna in gravidanza, di un disoccupato ultra 55enne.

Dal 1° luglio 2018 con l’abrogazione dei requisiti familiari la misura ha assunto pieno carattere di “universalità”.

2. I DATI COMPLESSIVI

L’Osservatorio statistico sul Reddito di inclusione fornisce le essenziali informazioni statistiche sui nuclei familiari percettori del beneficio economico.
I dati pubblicati in questo Report – che si riferiscono al periodo gennaio 2018 – marzo 2019, dando anche evidenza separata alle domande decorrenti dal mese di gennaio 2019 – si basano sulle domande trasmesse all’Istituto dai comuni di residenza dei nuclei richiedenti.
Viene fornito il numero di nuclei beneficiari e il numero dei soggetti interessati suddivisi per regione di residenza, per cittadinanza del richiedente, per numero di componenti il nucleo familiare, per presenza di minori nel nucleo e per presenza di soggetti disabili nel nucleo.
Nel corso dei 15 mesi trascorsi dall’istituzione del ReI sono stati erogati benefici economici a 506 mila nuclei familiari coinvolgendo 1,4 milioni di persone. La maggior parte dei benefici sono stati erogati a nuclei residenti nelle regioni del sud (68%), con interessamento del 71% delle persone coinvolte.

1
Il nucleo familiare deve essere in possesso congiuntamente di: un valore ISEE non superiore a 6mila euro; un valore ISRE (l’indicatore reddituale dell’ISEE, ossia l’ISR diviso la scala di equivalenza, al netto delle maggiorazioni) non superiore a 3mila euro; un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro; un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 10mila euro (ridotto a 8 mila euro per la coppia e a 6 mila euro per la persona sola).
2
I membri del nucleo non devono essere percettori di prestazioni di disoccupazione

Il 46% dei nuclei beneficiari di ReI, che rappresentano il 50% delle persone coinvolte, risiedono in sole due regioni: Campania e Sicilia. A seguire Puglia, Lazio, Lombardia e Calabria coprono un ulteriore 29% dei nuclei e il 28% delle persone coinvolte.

Grafico 1 REI

Il tasso di inclusione del ReI, ovvero il numero di persone coinvolte ogni 10.000 abitanti, risulta nel periodo considerato a livello nazionale pari a 238; raggiunge i valori più alti nelle regioni Sicilia, Campania e Calabria (rispettivamente 683, 645, 481) ed i valori minimi in Trentino Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia (rispettivamente 31 e 53).
Quanto alla cittadinanza del richiedente la prestazione, nell’11% dei casi risulta erogata ad un extracomunitario; al Nord tale incidenza sale al 29%.

Grafico 2 REI

L’importo medio mensile erogato nel periodo gennaio 2018 – marzo 2019, pari a 292 euro, risulta variabile a livello territoriale, con un range che va da 234 euro per i beneficiari della Valle d’Aosta a 324 euro per la Campania. Complessivamente le regioni del Sud hanno un valore medio del beneficio più alto di quelle del Nord per 50 euro (+21%) e di quelle del Centro per 33 euro (+12%).

3. LE NUOVE DECORRENTI DA GENNAIO 2019

Le prestazioni decorrenti nel periodo gennaio – marzo 2019 risultano 38 mila; la loro distribuzione percentuale per numero di componenti il nucleo familiare conferma la tendenza riscontrata da luglio 2018 con l’abrogazione dei requisiti familiari, ovvero una minore incidenza dei nuclei con tre persone o più e una maggiore concentrazione nei nuclei monoparentali.

In termini di numero dei nuclei beneficiari a dicembre si è raggiunto il valore massimo con 353 mila nuclei. Da febbraio 2019 si registra una diminuzione dovuta all’effetto della presentazione delle domande tardive delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) per il 2019 e all’effetto di scoraggiamento dovuto all’’entrata in vigore del DL 4/2019, che ha introdotto il Reddito di Cittadinanza, le cui domande potevano essere presentate a partire dal mese di
marzo.
L’abrogazione da luglio dei requisiti familiari ha determinato una diminuzione dell’importo medio mensile erogato: dal valore massimo di maggio 2018 pari a 311 euro si è scesi a marzo 2019 a 280 euro.

4. CARATTERISTICHE DEI NUCLEI FAMILIARI COINVOLTI: NUMERO COMPONENTI, PRESENZA DI MINORI E DISABILI

L’importo medio varia sensibilmente, per costruzione della misura, per numero di componenti il nucleo familiare, passando da 176 euro per i nuclei monocomponenti a 428 euro per i nuclei con 6 o più componenti.
Nel grafico 5 si evidenzia la distanza tra l’importo medio erogato e quello massimo erogabile in virtù del numero dei componenti del nucleo: la differenza media mensile tra i due importi varia tra i 12 euro per i nuclei monocomponenti e i 112 euro per quelli con 6 e più componenti. I trattamenti assistenziali rilevanti ai fini del ReI (ad esclusione di quelli non soggetti alla verifica dello stato di bisogno) spiegano in parte la mancata erogazione dell’importo massimo del beneficio.

I nuclei con minori sono 258 mila: essi rappresentano il 51% dei nuclei beneficiari e coprono il 70% delle persone interessate. La classe modale dei nuclei con minori è quella con quattro componenti, che rappresenta il 32% del totale.
I nuclei con disabili sono 93 mila e rappresentano il 18% dei nuclei beneficiari, coprendo il 18% delle persone interessate. La classe modale dei nuclei con disabili è quella con un solo componente, che rappresenta il 29% del totale.

* i nuclei percettori di ReI con la presenza di minori non rientrano nella casistica dei nuclei monoparentali

DATI STATISTICI

Grafico 3 - Percettori Rei

In termini di numero dei nuclei beneficiari a dicembre si è raggiunto il valore massimo con 353 mila nuclei. Da febbraio 2019 si registra una diminuzione dovuta all’effetto della presentazione delle domande tardive delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) per il 2019 e all’effetto di scoraggiamento dovuto all’’entrata in vigore del DL 4/2019, che ha introdotto il Reddito di Cittadinanza, le cui domande potevano essere presentate a partire dal mese di
marzo. L’abrogazione da luglio dei requisiti familiari ha determinato una diminuzione dell’importo medio mensile erogato: dal valore massimo di maggio 2018 pari a 311 euro si è scesi a marzo 2019 a 280 euro.

Grafico 4 REI

4. CARATTERISTICHE DEI NUCLEI FAMILIARI COINVOLTI: NUMERO COMPONENTI, PRESENZA
DI MINORI E DISABILI

L’importo medio varia sensibilmente, per costruzione della misura, per numero di componenti il nucleo familiare, passando da 176 euro per i nuclei monocomponenti a 428 euro per i nuclei con 6 o più componenti.
Nel grafico 5 si evidenzia la distanza tra l’importo medio erogato e quello massimo erogabile in virtù del numero dei componenti del nucleo: la differenza media mensile tra i due importi varia tra i 12 euro per i nuclei monocomponenti e i 112 euro per quelli con 6 e più componenti. I trattamenti assistenziali rilevanti ai fini del ReI (ad esclusione di quelli non soggetti alla verifica dello stato di bisogno) spiegano in parte la mancata erogazione dell’importo massimo del beneficio.

Grafico 5 REI

I nuclei con minori sono 258 mila: essi rappresentano il 51% dei nuclei beneficiari e coprono il 70% delle persone interessate. La classe modale dei nuclei con minori è quella con quattro componenti, che rappresenta il 32% del totale.
I nuclei con disabili sono 93 mila e rappresentano il 18% dei nuclei beneficiari, coprendo il 18% delle persone interessate. La classe modale dei nuclei con disabili è quella con un solo componente, che rappresenta il 29% del totale.

Grafico 6 REI

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