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el primo trimestre 2019 sono state accolte circa 114.000 domande di pensione di vecchiaia ed anticipata, comprese le “pensioni quota 100”, con un incremento rispetto all’analogo periodo del 2018 di oltre il 14%.
Inoltre, mentre nel corso del primo trimestre 2018 sono state definite il 68% delle domande di pensione di vecchiaia ed anticipata pervenute nello stesso periodo, nel corrispondente trimestre 2019, senza considerare le domande di “pensione quota 100”, tale percentuale si è incrementata fino al 72%.
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Stupisce che susciti clamore il fatto che un’azienda di servizi pubblici abbia organizzato le proprie lavorazioni in modo da rispondere tempestivamente all’esigenza di applicare le disposizioni legislative.
Come noto, il Decreto Legge 4 del 2019 (conv. con mod. dalla L. 26 del 2019) ha introdotto diverse misure di riforma del sistema pensionistico, tra cui le facoltà di accedere alla “pensione quota 100” ed alla pensione anticipata cd. “opzione donna”, il posticipo del termine di scadenza del periodo di sperimentazione dell’APE sociale al 31 dicembre 2019, la disapplicazione degli adeguamenti alla speranza di vita, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 ed il 31 dicembre 2026, al requisito contributivo per la pensione anticipata anche in favore dei lavoratori c.d. “precoci”, nonché la maturazione del diritto alla decorrenza della pensione anticipata trascorsi tre mesi dal perfezionamento dei prescritti requisiti.
I risultati sopra esposti sono stati realizzati, a fronte di un carico di lavoro eccezionale, malgrado una riduzione del personale di oltre 1.000 unità rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Inoltre in questo medesimo periodo l’Istituto è impegnato su ulteriori pressanti obiettivi: reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza, certificazioni e liquidazioni pensioni scuola, e così via.
In ordine all’attivazione del processo di presentazione e gestione delle domande fin dall’entrata in vigore del Decreto Legge 4 del 2019, nelle more della sua conversione in legge, si fa presente che l’Istituto, così come ogni altro soggetto giuridico, è tenuto a dare applicazione agli atti, come i decreti legge, che assumono piena forza di legge dalla data della loro entrata in vigore.
Pertanto, dal primo giorno di vigenza della nuova normativa l’Istituto ha dovuto far fronte alla lavorazione di oltre 50.000 domande da parte dei lavoratori del settore privato che, avendo perfezionato alla predetta data i prescritti requisiti, hanno immediatamente manifestato, con la presentazione della relativa domanda, la volontà di conseguire la pensione già a decorrere dal 1° aprile 2019.
Al fine di assicurare l’erogazione delle pensioni già a decorrere dal 1° aprile 2019, come succede in situazioni analoghe di carico di lavoro eccezionale e scadenze prossime, l’Istituto ha autorizzato, al ricorrere dei prescritti requisiti, la liquidazione delle prestazioni pensionistiche in via provvisoria sulla base delle dichiarazioni di cessazione dell’attività di lavoro dipendente contenute nella domanda, fermo restando le successive verifiche e l’eventuale recupero di somme indebitamente erogate. Ciò in linea con l’interesse dei richiedenti alla tempestiva liquidazione del trattamento spettante, stante la presunta veridicità delle informazioni dallo stesso rese nella domanda di pensione.
L’impegno profuso dall’Istituto ha consentito di liquidare oltre la metà delle pensioni quota 100 aventi decorrenza 1° aprile 2019, senza che ciò abbia comportato un allungamento dei tempi di pagamento delle altre tipologie di pensione, con un volume complessivo di nuove pensioni liquidate sensibilmente migliorato nel primo trimestre 2019 rispetto al corrispondente periodo del 2018. Né questa performance può essere messa in dubbio da casi isolati di pensioni con problematiche particolari, le cui domande sono state presentate prima dell’entrata in vigore della nuova normativa.
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