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Adnkronos) – “Difendere il capitale umano” nel contesto dell’avvento dell’IA e delle nuove tecnologie rispondendo alla sfida di creare “nuovi posti di lavoro” e di far crescere il “livello di competenze”.Così l’amministratore delegato di Acea Fabrizio Palermo in un’intervista a DigitEconomy.24, report del Sole 24 Ore e di Digit’Ed. “Nei prossimi anni – spiega Palermo – la sfida sarà quella di difendere il capitale umano.
Occorre conciliare i nuovi trend con un adeguato sviluppo e la tutela delle persone, ma è da dire che la ricetta è tutta da scrivere”.Come Acea, rileva, “siamo molto impegnati su questo fronte, stiamo investendo molto sull’intelligenza artificiale e crediamo che possa aiutare il cambiamento e anche la valorizzazione del capitale umano”.
Certamente “tutto questo dovrà essere accompagnato da un percorso di reskilling e formazione a tutti i livelli”, osserva il numero uno di Acea, “un esercizio in cui siamo impegnati, riguarda i giovani appena entrati e la forza lavoro a tutti i livelli”.Questo, aggiunge, “porterà a un livello di servizi migliori al cittadino visto che Acea è un operatore che fornisce servizi e infrastrutture di prossimità”.
Per Palermo l’IA va vista come una sfida per “creare nuovi posti di lavoro portando a una crescita del livello di competenze”.La tecnologia “ha creato e crea nuovi mercati e bisogna avere la capacità di guidare cambiamenti”, afferma.
Di certo però l’innovazione “va guidata e regolata”, osserva, perché “se usata in modo indiscriminato, presenta forti criticità”. La centralità della persona è “valore fondamentale” per Acea che con questo obiettivo ha varato la ‘Carta della persona’. “La persona – sottolinea – deve essere al centro dell’operato della nostra azienda, visto che noi siamo fondamentalmente persone che forniscono servizi di prossimità ad altre persone”.Per questo, conclude Palermo, “il nostro obiettivo è valorizzare i dipendenti in termini di formazione, di attenzione alle dinamiche collegate all’azienda, compresi il mondo degli appalti, i temi di welfare, gli adeguati percorsi di crescita, la qualità e la presenza sul posto di lavoro e a casa, in smart working”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)