I consiglieri comunali Scala di Castellammare e Telese di Torre Annunziata accolgono l’appello dei giornalisti Ruotolo e Borrometi per la tutela dell’Art.21
Una iniziativa a tutela dell’Art. 21 della Costituzione Italiana
Castellammare di Stabia – I giornalisti Sandro Ruotolo e Paolo Borrometi, lanciano un appello per la tutela dell’Art. 21 della Costituzione Italiana, che viene accolto dai consiglieri comunali Tonino Scala di Castellammare di Stabia e Pierpaolo Telese di Torre Annunziata.
Un appello che nasce a seguito di una iniziativa del sindaco del Comune di Ronchi dei Legionari (GO) Livio Vecchiet, che ha conferito la cittadinanza onoraria a Matthew Caruana Galizia, figlio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, rimasta uccisa nell’esplosione di un’autobomba posta nella sua Peugeot 108.
U
n tragico episodio occorso il 26 ottobre del 2017, in conseguenza alle numerose inchieste giornalistiche attraverso le quali Daphne Caruana Galizia era entrata nei meccanismi corrotti della politica maltese e che stavano scuotendo i vertici del potere.
L’ultima denuncia sul suo blog, 23 minuti prima dell’esplosione dell’autobomba, raccontava legami tra politica e finanza nera.
Per onore di cronaca va detto che tre uomini sono stati accusati di essere gli esecutori materiali dell’uccisione della giornalista, ma le indagini ancora in corso, non sono state in grado di individuare i nomi dei mandanti.
Nel piccolo Comune del Friuli, su proposta dell’Associazione “Leali delle Notizie”, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria al figlio della giornalista e dunque un efficace e importante gesto di “sostegno di questa comunità – affermano Scala e Borrometi nella nota congiunta inviata in redazione – a tutte le giornaliste e i giornalisti che fanno semplicemente il proprio dovere: informare”.
Un riconoscimento che è stato consegnato al figlio della giornalista in occasione della Giornata della libertà di stampa ed espressione, che l’associazione ha organizzato per il 26 ottobre scorso.
I due consiglieri ci fanno sapere che il Consiglio comunale di Ronchi è andato oltre con un ulteriore gesto simbolico, realizzando “Una panchina della libertà di stampa” che è stata posizionata nella piazza centrale del paese.
Sulla panchina è riportata una frase di Jacques Prevert “quando la verità non è libera, la verità non è vera”.
Un atto che riguarderà l’Art. 21, sarà oggetto di discussione nelle due assise cittadine; “Il giornalismo libero e indipendente – affermano i consiglieri – fa bene alla nostra democrazia”.
L’atto che sarà discusso, è ancora detto, impegna i rispettivi sindaci e le giunte, a indire un bando d’idee per le scuole cittadine per la realizzazione di ‘Una panchina della libertà di stampa’ anche risistemando una già esistente.
“Un modo per adottare e far comprendere ai nostri ragazzi l’articolo 21 della Costituzione – sostengono ancora Scala e Borrometi – ricordando di riflesso, tutte le giornaliste e i giornalisti che fanno semplicemente il proprio dovere: informare. Un gesto semplice e un segno chiaro e visibile sul territorio in favore della libertà di stampa”.
L’iniziativa, evidenziano i consiglieri comunali di Castellammare e Torre Annunziata, trova ampio spazio in una polemica di questi giorni.
Pesanti parole son state pronunciate dal parroco-rettore della Basilica di Torre Annunziata, dopo la processione della Madonna della Neve, che si è svolta il 22 ottobre scorso, contro un quotidiano locale, “reo di aver denunciato le dubbie soste del corteo religioso”.
Il nostro incondizionato sostegno all’iniziativa, alla tutela dell’Art. 21, ai tanti giornalisti che vivono sotto scorta per le loro inchieste come Sandro Ruotolo, ai tanti operatori dell’informazione che sono sistematicamente minacciati, per la libertà d’informazione, per la libertà di “manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” come recita la prima parte dell’Art.21 della Costituzione Italiana.
Giovanni Mura
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