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Basket, inizia con una sconfitta il campionato della Givova Scafati

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Non inizia nel migliore dei modi il campionato della Givova Scafati: al PalaAgnelli , gli uomini di Griccioli perdono 65-63 contro Bergamo

 

Una buona dose di sfortuna, mista a qualche errore di troppo, ha fatto collidere la prima giornata del campionato di serie A2 con la prima sconfitta della Givova Scafati, superata 65-63 a Bergamo. Una partita molto equilibrata quella del PalaAgnelli;  su quattro quarti, due li ha portati a casa la Givova Scafati e due invece Bergamo. Gli uomini di Griccioli hanno vinto il primo  14-10 iniziando subito molto bene il match; non si è fatta attendere però la risposta di Bergamo che ha vinto il secondo 17-12. Nel secondo tempo, con precisione nel terzo quarto, la Givova Scafati è riuscita a trionfare per 20-14; la doccia fredda per i gialloblù però è arrivata nell’ultimo quarto vinto 24-17 da Bergamo con il canestro decisivo dalla sua metà campo da parte di Lautier-Ogunleye  che sulla sirena che condanna gli uomini di Griccioli alla sconfitta all’esordio in questa nuova stagione. Ottima prestazione nella Givova Scafati da parte di Frazier autore di 28 punti, seguito da Rossato che ne ha realizzati 18. Ottima la gara invece nei padroni di casa da parte di  Lautier-Ogunleye autore di ben 19 punti . Al termine del match, è intervenuto il coach della Givova Scafati Giulio Griccioli : «Abbiamo dato il peggio di noi stessi quasi per tutta la durata dell’incontro. Non voglio togliere meriti a Bergamo, ma è indubbio che ci siamo aggrappati solo alla difesa, siamo stati inconsistenti in attacco, perché volevamo segnare per forza anche quando invece, facendo girare un poco la palla, potevamo trovare tiri aperti che, tra l’altro, quando abbiamo trovato, abbiamo comunque sbagliato. E’ il peggiore inizio che potevamo fare, perché abbiamo fatto la partita che non volevamo, nervosi ed approssimativi per troppo tempo. Poi ci si è messa anche la sfortuna, che ci ha fatto sbagliare i due tiri liberi alla fine e beccare questo canestro sulla sirena dalla tre quarti di campo. Mai come oggi, dopo così tanta ansia, la vittoria ci avrebbe aiutato molto a costruire qualcosa»

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