I reati contestati dalla Procura sono sequestro di persona, abuso d’ufficio e arresto illegale.
L’inchiesta sui migranti bloccati a bordo della Nave Diciotti non è più a carico di ignoti. Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio trasmetterà il fascicolo al Tribunale dei ministri di Palermo. Perché il principale indagato è adesso il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio, le ipotesi di reato contestate al capo del Viminale. Nel registro degli indagati è finito anche il capo di gabinetto del ministro.
Il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, si era presentato sabato a Roma per ascoltare due funzionari del Viminale come persone informate sui fatti: la loro audizione era durata oltre tre ore. Al termine dell’interrogatorio il magistrato ha lasciato la Procura romana senza rilasciare dichiarazioni, ma alcune ore dopo è arrivata la notizia dell’iscrizione del ministro e del funzionario sul registro degli indagati.
Dalla festa della Lega a Pinzolo, in provincia di Trento, Salvini ha replicato alla notizia di indagini che lo vede coinvolto così: “Non ci fermeranno, vergogna”. Oggi la procura di Agrigento aveva ascoltato per oltre tre ore due funzionari del Viminale, nell’ambito dell’inchiesta sulla privazione della libertà personale dei migranti trattenuti a bordo: “Il pm vuole arrestarmi? Lo aspetto”, aveva dichiarato il ministro dell’Interno da Facebook e l’Anm aveva replicato: “Da Salvini inammissibili interferenze”. Ma a indagare sono anche la procura di Palermo, per associazione a delinquere finalizzata al traffico di uomini, e quella di Catania, che ha aperto un fascicolo di “atti relativi”.
Nel frattempo il Presidente del Consiglio Dr. Conte sulla sua pagina Fb ha scritto: “Come già annunciato dal ministro Salvini, i migranti ancora a bordo della nave Diciotti sbarcheranno nelle prossime ore. Ringraziamo l’Albania, l’Irlanda e la Cei per avere aderito all’invito a partecipare alla redistribuzione. Ne accoglieranno rispettivamente 20, 20 e 100. Vogliamo rassicurare coloro che hanno espresso preoccupazione per le loro condizioni: abbiamo prestato loro continua assistenza sanitaria e fornito tutto il vitto necessario. Ricordo che siamo intervenuti a soccorrere il barcone nonostante questo navigasse in acque Sar maltesi e sia stata Malta a rivendicare per prima il coordinamento delle operazioni di salvataggio il 15 agosto scorso. Abbiamo assicurato l’immediato trasbordo a terra di 13 persone che versavano in condizioni critiche. Successivamente abbiamo assicurato lo sbarco di 17 minorenni non accompagnati. Oggi 11 donne e 6 uomini sono stati fatti sbarcare a seguito di ulteriori visite mediche. Questo Governo esprime una politica sull’immigrazione rigorosa e coerente, ma non abbandona a se stesse persone che sono in pericolo di vita o comunque versano in condizioni critiche”.
Aprire da parte della Magistratura un procedimento a Salvini in quanto Ministro che fa scelte politiche e governative, condivisibili, contestabili o meno, potrebbe aprire le porte ad uno scontro nazionale socio-ideologico generale, tra l’altro in un momento internazionale che non è proprio stabile, specialmente quello economico che è in nota contrazione. Questa vicenda giudiziaria potrebbe anche tradursi in più consensi alla Lega alle prossime elezioni europee del 2019.
A
dduso Sebastiano
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