C
i è giunta notizia, dalla nostra redazione siciliana, di un fatto che, se confermato, ha dell’incredibile e dell’indecente oltre ogni limite e sopportazione, tanto più perché sembra richiamare in campo, ancora una volta, i Carabinieri, i “Fedeli nei secoli”, ai quali, da sempre, gli italiani guardano con riconoscenza, stima, fiducia e finanche affatto ma…
Ma, purtroppo, ultimamente TROPPE pecore nere (o mele marche che dir si voglia) cominciano a ritrovarsi anche tra le file della benemerita, e questo è oltremodo scoraggiante visto che agli italiani, tradizionalmente, non puoi toccare mamma, sorelle e … Carabinieri. Sì, i Carabinieri, proprio quelli che sovente, e per puro italico affetto, sono oggetto di tante barzellette, spesso anche corrosive, ma mai veramente malevoli. Insomma barzellette con la stessa valenza del quando, in famiglia, danno del “testone” ad un membro della stessa accompagnando però sempre, il dire, con una carezza (in testa).
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Ma veniamo ora all’ultima notizia calata, in Sicilia, nella cronaca odierna.
A quanto sembra, e stando a quanto raccontato da un uomo sulla quarantina di nazionalità marocchina, ieri sera, dopo aver avuto una lite con un’altra persona a Furci, nei pressi del torrente Savoca, nella quale aveva avuto -evidentemente – la peggio, si era portato, benché ferito, sanguinante e tumefatto, alla stazione dei Carabinieri di Santa Teresa per denunciare il fatto ed essere soccorso ma ….
MA, e questo è il quanto lascia allibiti e appare incredibile, chi di servizio, invece di azionarsi e di far accompagnare il cittadino in Ospedale o, minimalmentissimamente, chiamare il 118, si è semplicemente limitato a suggerire, bontà sua, di rivolgersi – appunto – al 118 per farsi curare e refertare le ferite.
A quel punto, stando sempre al quanto ci è stato riferito, il marocchino si è visto costretto a proseguire nella sua ricerca di aiuto e, preso corso Margherita, riesce a trovare un bar ancora aperto dove la giovane di turno e quindi al lavoro e non intenta magari a vedere Sanremo, viste le sue precarie condizioni di salute, ha umanamente ed intelligentemente allertato il 118 che, una volta sul posto, ha riscontrato all’uomo la sospetta frattura dello zigomo, contusioni ed escoriazioni varie e deciso di condurre il ferito al Policlinico di Messina per le cure del caso.
E questo, sia pur incredibile, è quanto sembra essere accaduto in quel di S. Teresa di Riva. Si attendono sviluppi!
Detto per inciso, ora speriamo che la ragazza non venga denunciata per aver operato al posto dei Carabinieri e/o per aver prestato soccorso ad un immigrato rischiando così di favorire e incentivare l’immigrazione. Con i tempi che corrono è possibile anche questo.
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