Tossicologo, nessun rischio di avvelenamento: ‘Ma tenere distanza di sicurezza; possibili problemi alle vie respiratorie’
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essun rischio di avvelenamento da fumi ma eventuali problemi di irritazione delle vie respiratorie se si dovesse sostare nelle vicinanze del rogo per un tempo prolungato. Questi i rischi per la popolazione legati all’incendio di un sito di stoccaggio di rifiuti industriali sulla Pontina, vicino a Roma, che da stamani tiene impegnati i Vigili del fuoco. A sottolinearlo è il tossicologo Paolo Soave, del Centro antiveleni del Policlinico Gemelli di Roma.
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“Dalle notizie che si hanno, i materiali andati a fuoco sarebbero plastiche, carta e ferro. Per questo tipo di materiali non sussiste – afferma l’esperto – un rischio di avvelenamento”.
Il rischio, chiarisce, “è invece quello che possano verificarsi delle intossicazioni da fumo con problemi alle vie respiratorie, come tosse e asma soprattutto per i bambini e gli anziani. Ciò perchè il contatto del fumo con le prime vie respiratorie ha un effetto irritante”.
Tuttavia, tranquillizza il tossicologo, “in questo caso mi pare che i rischi siano minimi: il pericolo, infatti, è concreto nel momento in cui si sosti in prossimità dell’incendio e per molto tempo, respirando dunque direttamente e a distanza ravvicinata il fumo sprigionato. La popolazione, al contrario, è tenuta a distanza di sicurezza, è stato detto di tenere chiuse le finestre e le scuole nell’area sono state chiuse. I rischi – ribadisce – credo dunque siano contenuti”. Diverso sarebbe invece l’effetto se ad andare a fuoco fossero sostanze “più pericolose – rileva Soave – ma di altra tipologia.
In questo caso, tali sostanze potrebbero essere assorbite ed andare in circolo nell’organismo, con il rischio di determinare tachicardia e stati confusionali. Ciò accade, però, per sostanze molto tossiche, e non sembra essere questo il caso”.
Il consiglio da dare alla popolazione, quindi, rileva il tossicologo, “è sicuramente quello di mantenersi a distanza dal rogo in atto e mettersi in una posizione controvento. Infatti – conclude – maggiore è la quantità di fumo che viene respirata, maggiore è il rischio di sviluppare irritazione e problemi respiratori”.
/ansa
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