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Castellammare di Stabia

Incalzante richiesta di Scala di convocazione del Consiglio Comunale

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Richiesta di discutere in Consiglio comunale questioni come il turismo e il commercio, settori che stanno diventando decisivi per la ripresa della città.

Incalzante richiesta di Scala di convocazione del Consiglio Comunale

Castellammare di Stabia – Non molla il consigliere comunale Tonino Scala a sostenere la necessità di discutere le problematiche che stanno caratterizzando negativamente la città e dunque chiede con determinazione, la convocazione del Consiglio comunale.

Lo fa inviando una nota al sindaco Gaetano Cimmino evidenziando l’opportunità di mettere in campo una “forte iniziativa per sostenere commercio e turismo, ma anche un’iniziativa per ripristinare il rispetto delle regole, con trasparenza e legalità”.

Abbiamo nel recente passato riportato altre critiche avanzate dal consigliere Scala rispetto alle stesse tematiche e alle tante opere incompiute. Tutte questioni che andrebbero, appunto affrontate, ma, a quanto pare, non riescono a trovare l’attenzione che meritano per non rischiare, come in precedenza Scala ha affermato “di essere spettatori nella nostra città”.

“Una città allo sbando e senza timoniere” è la severa affermazione del consigliere che denuncia la mancanza, da parte del sindaco, di una idea di sviluppo per la città.

Negozi che chiudono e non si conoscono dati e motivazioni, esercizi legati alla ristorazione e somministrazione di bevande, che fortunatamente sono in ripresa dopo la riapertura della villa comunale e un Comune che, a tale proposito, “si sta assumendo la responsabilità di consentire un’applicazione discutibile e pericolosa del regolamento approvato”.

Più volte il consigliere ha ripreso il concetto, che quello del commercio è un settore per il quale si deve “chiudere con la storia delle sponsorizzazioni politiche. È un settore in cui occorre fermezza perché oggi è anche quello più appetibile per la camorra”.

L

a richiesta è dunque di relazionale in Consiglio comunale su quelle che sono le pratiche approvate e mettere fine al caos, reprimere l’abusivismo che regna in città, ripristinare la legalità e “invitare” chi di competenza a effettuare i dovuti controlli.

Altro argomento affrontato nella nota inviata alla stampa e al sindaco, “la capacità ricettiva della città e le contraddizioni esistenti”.

Aumentano le case vacanze e i bed and breakfast – afferma Scala – e diminuiscono i posti letti negli alberghi, con la chiusura dell’Hotel Stabia, come già accaduto agli Hotel Terme, Montil e Orazio.
Anche per questo settore serve un piano, concordato con la Regione Campania, per provare a convertire in attività alberghiere gli edifici di proprietà pubblica “diversamente utilizzati e del tutto inutilizzati”.

Un’attenzione diversa da parte dell’Ente pubblico, è la conclusione, per turismo e commercio che stanno diventando settori decisivi per la ripresa della città.

Accordo con Regione, Enti interessati, associazioni di categorie e, noi diciamo, il coinvolgimento degli stessi cittadini, per migliorare i servizi, per una politica dell’ospitalità e dell’accoglienza, presupposti decisivi per la ripresa di una città che può e deve esibire e mettere a disposizione tutte le sue potenzialità, a favore della stessa città, della sua crescita, dell’occupazione e per una migliore qualità della vita.
Giovanni Mura

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