In coma dopo un esame al colon: muore dopo quattro anni
S
i è spenta stamattina Silvana Salisci, la donna di 58 anni che durante una colonscopia di routine ha subito una perforazione dell’intestino, entrando così in coma profondo. Il fatto è accaduto all’ospedale Ingrassia di Palermo quattro anni fa, e oggi è giunta la notizia del decesso avvenuto nel nuovo reparto per pazienti in stato vegetativo dell’ospedale di via La Loggia. A rendere noto il fatto è la Repubblica.
Le indagini, in corso da quattro anni, proseguiranno nonostante le richieste di archiviazione proposte dal pm. Il marito della donna, Francesco Licata, non ha intenzione di fermarsi soprattutto ora che, oltre la moglie, ha perso anche la figlia: “Mia figlia è morta di leucemia domenica scorsa lasciando un bimbo di tre anni orfano. Si è ammalata tre mesi dopo che mia moglie è entrata in coma. Eppure in questi anni ha lottato tantissimo per la madre. Devo giustizia anche a lei”, racconta il signore Licata.
Era il maggio del 2004 quando l’uomo accompagnò la moglie, allora 54enne, all’ospedale per fare una colonscopia di screening. Durante l’esame eseguito nel reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia qualcosa è andato storto. I medici gli comunicano che durante l’intervento c’è stata una perforazione dell’intestino, per cui la donna ha dovuto subire una nuova operazione e da quella non si è più svegliata.
Un coma durato 4 anni e poi la morte: “Ci siamo opposti alle richieste di archiviazione. Chiedo solo di sapere cosa è accaduto in sala operatoria. – dice il signor Licata – Ho sporto denuncia ma non sono mai stato sentito dalla magistratura. E nessuno mi ha mai comunicato i risultati dell’indagine interna avviata dall’ospedale. Io e i miei figli abbiamo lottato strenuamente per ottenere giustizia. Non so se ci sono delle responsabilità, perché non ho gli strumenti tecnici per sostenerlo. Per questo nominato un perito di parte. Chiedo solo che le indagini mi diano risposte”.
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