La Polizia di Stato di Messina li ha tratti in carcere per tentato omicidio. Ha anche arresta un ladro in azione che era già ai domiciliari.
Eseguita dai Poliziotti delle Volanti la misura cautelare emessa dal Tribunale di Messina con la quale si dispone il carcere per una donna, 60 anni e il figlio, 34, entrambi messinesi, resisi responsabili dei reati di tentato omicidio in concorso, violenza privata e minacce nei confronti del, rispettivamente, figlio e fratello.
I fatti risalgono al maggio scorso quando, a seguito di un banale alterco, entrambi hanno aggredito il congiunto: il fratello immobilizzandolo con le gambe e cingendogli le braccia con forza al collo fino a fargli mancare l’aria, la madre colpendolo ripetutamente sul tronco e sulla testa con un pesante attrezzo da lavoro.
La vittima ha riportato un trauma contusivo facciale con frattura delle ossa nasali, escoriazioni e contusioni diffuse, un trauma distorsivo alla caviglia con una prognosi di 30 giorni.
La presenza della moglie della vittima al momento dell’aggressione, che ha dato l’allarme e chiesto l’intervento delle Volanti, e il provvidenziale intervento di un poliziotto libero dal servizio, hanno impedito ben più gravi conseguenze.
Le indagini esperite dalla Polizia di Stato, coordinata dall’Autorità Giudiziaria, hanno permesso di ricostruire la vicenda e di risalire alle motivazioni della brutale aggressione, riconducibili a controversie ereditarie legate all’uso di una porzione di terra attigua alle abitazioni di entrambe le parti, già in passato oggetto di cause civili.
La Polizia di Stato di Messina ha anche arresta ladro in azione. Ai domiciliari, evade e scassina bar in città. Fallisce il colpo in altri due esercizi commerciali.
Viti Claudio, messinese, 24 anni, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, è stato arrestato ieri, nel primo pomeriggio, in flagranza di reato, dai poliziotti delle Volanti. Dovrà rispondere dei reati di evasione, furto aggravato, tentato furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Il ventiquattrenne è stato altresì deferito in stato di libertà per i reati di ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.
Ha inizialmente provato a forzare la saracinesca di un bar pasticceria in via Guicciardini; ma, fallita la manovra, ha cambiato obiettivo mettendo a segno il primo colpo in un bar di via Manzoni di cui ha sollevato la saracinesca, manomettendo il sistema di sollevamento elettrico, e poi sfondato la vetrata d’ingresso. All’interno del locale è riuscito ad impossessarsi del cassetto del registratore di cassa contenente 7,96 euro e di alcuni gelati.
Ha infine forzato la saracinesca di un terzo esercizio commerciale, un panificio poco distante, ma è stato interrotto dall’arrivo delle Volanti allertate dalla segnalazione fatta da un cittadino.
Il malvivente ha tentato una rocambolesca e pericolosa fuga a bordo di uno scooter – successivamente risultato rubato – al termine della quale è rovinosamente caduto a terra riportando lesioni giudicate guaribili in 6 giorni. Aveva ancora nella tasca del pantaloncino il giravite verosimilmente utilizzato per forzare l’ingresso degli esercizi commerciali presi di mira, le monete rubate ed evidenti tracce di gelato sullo scooter.
La ricostruzione dei singoli episodi delittuosi è stata operata dai poliziotti grazie alla visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nell’area interessata. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria il ladro è stato trasferito in carcere presso la locale casa circondariale. Il cassetto del registratore di cassa è stato abbandonato dal reo durante la fuga, poi recuperato e riconsegnato all’avente diritto con le monete recuperate.
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