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e parole di Mancusi, la giovane pugile italiana, intervenuta in esclusiva ad “A tu per tu” di ViViRadioWeb
Imma Mancusi in esclusiva: “Sogno una cintura italiana”
Imma Mancusi, pugile italiana, è intervenuta in esclusiva ai microfoni di Marco Palomba e Carlo Ametrano nel corso della rubrica “A tu per tu”. Di seguito le sue dichiarazioni:
Come nasce la tua passione per il pugilato?
“Nasce da una passione in comune con i miei fratelli. C’è però una particolarità: io entro in palestra per gioco, giusto per provare. Quando mio fratello si ammala di un meningioma al cervello, decido di portare avanti il suo sogno che è quello di salire sul ring. Tale sogno diventa però, involontariamente, anche il mio e insieme al mio maestro abbiamo ottenuto bei traguardi. Quando sono salita per la prima volta sul ring nel 2018 ero abbastanza in carne e posso dirvi che proseguire non è stato facile. Ma con la giusta motivazione siamo arrivati a grandi traguardi e non abbiamo intenzione di fermarmi”.
Qual è stato il match che più ti ha colpito?
“Quello ai campionati italiani contro Angela Carini, dove ho potuto capire cos’è il pugilato. Angela mi ha fatto capire tantissimo, in particolare cosa fa un vero campione in ambito pugilistico. Per me lei è una campionessa e lo resterà per sempre: è stato il match più bello senza dubbio. Da quando sono diventata professionista, l’emozione più grande l’ho provata contro Sanchez a Madrid. Lì ho capito cosa significa esser campione a 360°: ho visto realmente cosa vuol dire esser professionista. Sono emozioni che si possono solo vivere, impossibili da spiegare”.
Venendo alle Olimpiadi, cosa ne pensi dei risultati ottenuti da Irma Testa?
“Parliamo di ragazze spettacolari, non solo in ambito pugilistico. Restando al ring posso dire che Irma è un po’ il nostro fiore all’occhiello: parliamo di una donna che ha fatto valere il valore delle donne, ha aggiunto quel tocco in più. È una persona super umile, in cui ci sarebbero davvero tantissime cose da dire. Ma impressiona davvero tanto la sua umiltà”.
Avendo il portafortuna Carlo Ametrano, qual è il tuo songo nel cassetto?
“Conoscono bene il portafortuna che è Carlo! L’ho conosciuto e mi ha sempre sopportato. Il sogno è quello di ambire a una cintura italiana e poi far sì che possa diventare una cintura europea. Speriamo di raggiungere questi obiettivi entro un annetto: dobbiamo ancora masticare un bel po’. Nella vita non si smette mai di imparare e questa metafora dobbiamo utilizzarla anche nel pugilato”.