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Castellammare di Stabia

Illustrata la bozza di delibera per l’Osservatorio del Comune sulla Salute e la Sanità

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La Commissione Welfare incontra l’assessora Gaeta per discutere della bozza di delibera per l’istituzione di un osservatorio comunale sulla salute e la sanità.

La commissione Welfare, presieduta da Maria Caniglia, ha incontrato oggi l’assessora Roberta Gaeta per discutere della bozza di delibera per l’istituzione di un osservatorio comunale sulla salute e la sanità. Su questo tema era stato presentato un ordine del giorno dei consiglieri Laura Bismuto e Claudio Cecere, rinviato in commissione per ulteriori approfondimenti.

C

ome illustrato dall’assessora al Welfare Roberta Gaeta, la delibera in discussione oggi, ancora in fase di bozza, intende affrontare un tema che sta a cuore a molti cittadini, ma anche agli operatori del settore sanitario, che da tempo hanno presentato istanze relative a specifiche problematiche in materia di salute pubblica in città.

L’assessora ha spiegato che già nel 2011 era stato istituito un Comitato per la salute, divenuto poi Osservatorio sulla salute mentale, il cui mandato è decaduto con la fine della prima consiliatura de Magistris. Da circa un anno e mezzo si è avviato un lavoro di confronto per dare vita questa volta ad un nuovo osservatorio sulla salute, al cui interno si articoleranno gruppi di approfondimento su specifici ambiti, coinvolgendo tutti gli operatori del settore. E’ un’iniziativa che si inserisce nel solco dei riferimenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della normativa nazionale vigente, e investe le competenze del Sindaco, in qualità di garante della salute pubblica, per la tutela e la promozione del diritto alla salute dei cittadini. La delibera punta ad un modello di programmazione partecipata, secondo un approccio sistemico, che coinvolga anche ambiti ed assessorati differenti (scuola, sport, ambiente, infrastrutture), al fine di costituire un organismo che sia a supporto dell’azione amministrativa in materia di salute pubblica attraverso attività di vigilanza, monitoraggio e tutela.

Tra le priorità dell’ Osservatorio: il monitoraggio dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), la garanzia del rispetto del diritto di accesso a prestazioni sanitarie di qualità, la promozione di documenti sui temi più rilevanti in materia di salute, prevenzione e stile di vita, l’avvio di tavoli tematici con il terzo settore, l’attività di supporto al Sindaco nel monitoraggio dell’operato delle aziende sanitarie a livello locale, il supporto al coordinamento dei servizi di salute mentale. L’organismo, ha concluso Gaeta, sarà composto da diverse figure professionali dell’ambito sanitario e psico-educativo e da rappresentanti di di associazioni che tutelano i diritti dei malati. Tutte queste figure potranno essere individuate a titolo non oneroso con una procedura di evidenza pubblica e avranno come unica missione quella di tutelare l’interesse collettivo e avviare un dialogo nel rispetto della partecipazione, della trasparenza e delle pari opportunità.

Tra i consiglieri intervenuti, Francesca Menna (Movimento 5 Stelle) ha ricordato come dal 2000 si sia diffusa una visione della salute in termini di ecosistema, basata sul principio “One Health – One Medicine”, e sarebbe importante che l’Osservatorio ne tenesse conto nella definizione del suo approccio. Laura Bismuto (Dema), firmataria insieme a Claudio Cecere (Dema) di un ordine del giorno su questo tema rinviato in commissione per ulteriori approfondimenti, ha chiesto di poter prendere visione della bozza della delibera per eventuali proposte integrative. Ha inoltre illustrato alcuni cambiamenti già apportati al testo ordinario dell’odg, come l’istituzione di una Consulta sulla Sanità e non più di una commissione. Bismuto ha inoltre auspicato la creazione di molteplici osservatori in altrettanti ambiti sanitari, i cui referenti possano poi confrontarsi nella consulta. Per Mario Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra) è importante decidere cosa è utile fare, nel rispetto della norma e delle competenze del Sindaco, che è autorità sanitaria in materia di emergenze sanitarie e di igiene pubblica, e non in materia di salute. Per questo può essere affiancato da esperti, e in questo senso quello dell’osservatorio è uno strumento adatto, articolato in sottounità, capace di dare efficaci risposte ad una città come Napoli, dove ancora sussistono forti elementi di rischio oggettivo in tema di salute pubblica. Per queste ragioni, ha proposto Coppeto, è importante che l’individuazione degli esperti che comporranno l’Osservatorio non avvenga su base discrezionale, con l’avviso pubblico, ma sulla base di convenzioni con gli ordini professionali, le università, le associazioni più rappresentative, in modo da avere un preciso sistema organizzato e istituzionale. Per Vincenzo Moretto (Prima Napoli), il progetto dell’Osservatorio è ben articolato e sarebbe auspicabile un lavoro costruttivo di confronto in commissione per inserire in delibera le osservazioni oggi presentate. Per queste ragioni la presidente Caniglia ha riconvocato la Commissione per la prossima settimana, al fine di raccogliere le valutazioni e i suggerimenti dei consiglieri sulla bozza di delibera.

 

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