Questa grande opera, scritta e rappresentata per la prima volta nel 1960 dall’indimenticabile Eduardo De Filippo, è la rappresentazione di una realtà che tutt’oggi si vive nei rioni Napoletani. Dove il capo camorrista Eros Pagni in arte Don Antonio Barracano fa da paciere e risolve controversie di chi chiede udienza e si rivolge a lui per un consulto.
Eros Pagni interpreta con maestria Don Antonio Barracano, camorrista del rione sanità , dando una lezione magistrale di legalità e maturità sul codice d’onore senza ricorrere alla giustizia né ai giudici che devono attuarla. ” «La legge è fatta bene, sono gli uomini che si mangiano fra di loro»..Infatti le leggi sono giuste, sono gli uomini che non lo sono …”. Conosce ,come un vero giurista, tutto il codice penale, ma non è possibile affidarsi alla giustizia, perché i testimoni si comprano e la verità non è garanzia di assoluzione. Assistiamo ad una recita che rispecchia integralmente le abitudini , i rituali che un uomo ,oramai stanco della vita, attua durante la sua giornata, non un uomo qualunque ma Don Barracano Sindaco del rione sanità. Un capo clan, un uomo rispettato ,un uomo d’onore. A costo della propria vita Don Antonio ha voluto riconciliare due persone , un padre ed un figlio che per incompatibilità di carattere nessuno dei due voleva soccombere al ruolo dell’altro.
La scenografia è minimale . Gli attori si susseguono sul palco recitando con naturalezza quasi fosse un momento di vita reale. Il pubblico viene emozionalmente coinvolto per tutta la durata dello spettacolo. Quasi tre ore in tre atti che ha tenuto gli astanti intenti e attenti, gli applausi a scena aperta testimoniano la bravura degli attori e il successo di questo importante capolavoro.
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